Pensioni, Covid si mangia l’assegno: tra 26 e 99 euro al mese. A mille euro, uno al giorno (360 l’anno)

di Redazione Blitz
Pubblicato il 2 Febbraio 2021 - 13:30 OLTRE 6 MESI FA
Pensioni Covid

Pensioni Covid: il crollo del Pil erode gli assegni (Ansa)

Pensioni, Covid erode anche gli assegni. Il crollo del Pil del 2020 provocato dall’emergenza sanitaria impatta, in peggio, su retribuzioni e numero di occupati. Colpisce anche le pensioni, con cifre di perdita secca comprese tra 26 e 99 euro netti al mese.

I contributi si rivalutano meno dell’inflazione, bassissima, e questo lo sapevamo. In più tocca metterci il crollo della crescita economica, un tornado i cui danni ci metteremo anni a riparare.

Pensioni, Covid si mangia l’assegno: da 26 a 99 euro al mese

Con la conseguenza, in termini previdenziali, che le rivalutazioni, essendo legate anche al Pil, sono scivolano invece in territorio negativo.

E dire che la rivalutazione legata anche al Pil è misura studiata a favore dei lavoratori, immaginando un tasso sempre più favorevole della sola inflazione come criterio di rivalutazione. 

Due colpi agli assegni pensionistici, spiega al Corriere della Sera Andrea Carbone, partner di Progetica, società indipendente di consulenza finanziaria e programmazione previdenziale.

“Il primo, previsto, è l’adeguamento dei coefficienti di trasformazione in rendita, che tra il 2020 e il 2021 diminuiscono in media dello 0,4%.

Il secondo, imprevisto, è il crollo accusato nel 2020 dal Pil (Prodotto interno lordo), una mazzata che avrà pesanti ripercussioni sulla rivalutazione annuale dei contributi pensionistici per i prossimi anni”.

A mille euro al mese il crollo del pil “ruba” un euro al giorno (360 l’anno)

Secondo le stime di Progetica, un giovane di 30 anni con reddito mensile netto di mille euro – che beneficerà della pensione non prima di 35 anni – potrebbe arrivare a perdere fino al 3% ogni anno sulla propria pensione. Un euro al giorno, 360 euro l’anno.

Un dipendente di 50 anni, sempre a mille euro, subirà un taglio doppio, del 6%. A seconda dei casi, il taglio della pensione sarà fra il 2% e il 7%. Si tratta di un taglio mensile all’assegno che va dai 26 ai 99 euro. Peggio va per chi è in regime di calcolo solo contributivo. Peggio ancora per gli autonomi.