ROMA – Pensioni, da 4700 a 10mila euro i rimborsi. Ma non tutti li incasseranno. L’illegittimità del blocco delle indicizzazioni delle pensioni oltre tre volte il minimo sancita dalla Corte Costituzionale potrebbe produrre recuperi significativi che, per esempio, nel caso di assegni pari a quattro volte il minimo, partiranno da 4700 euro.
Se il blocco bocciato valeva solo per il biennio 2012-2013, i recuperi economici conseguenti non si limitano alle due annualità censurate ma determinano un effetto a cascata sui periodi successivi poiché l’aggiornamento dell’entità dell’assegno si effettua considerando l’importo in pagamento all’ultimo giorno dell’anno.
Rimborsi ma non per tutti. Tuttavia, è importante segnalare come la sentenza contesti e sanzioni la mancata progressività della misura intrapresa, cioè il blocco della perequazione esteso indifferentemente a tutti oltre tre volte il trattamento minimo. Da cui discende che i giudici non considerano illegittimo il blocco della perequazione dei trattamenti pensionistici più alti che quindi non saranno ammessi ai rimborsi. Dove sarà fissata l’asticella è prematuro dire.
I recuperi tra 4 e 10 volte il trattamento minimo. In ogni caso, fino a 4 volte il minimo il recupero stimato è appunto di 4.788 euro, fino a 5 volte di 5.882 euro, fino a 6 volte di 6.783 euro, fino a 7 volte di 7.6701 euro, fino a 8 volte di 8.550 euro, fino a 9 volte di 9.489 euro, fino a 10 volte di 10.398 euro (guarda qui la tabella del Sole 24 Ore con tutti i recuperi, i vecchi criteri ante Fornero-Monti e quelli bocciati dalla Corte divisi per trattamento pensionistico da 4 a 10 volte il minimo).