ROMA – Pensioni d’oro: il ticket, cioè il prelievo straordinario del 5 e 10% sulle pensioni oltre i 90 e i 150 mila euro è un vero tributo dice la Corte Costituzionale di fatto aprendo la strada alla sua incostituzionalità. Il giudizio arriva per via indiretta: la Consulta ha dichiarato inammissibile la questione legittimità posta dalla Regione Sicilia sulla manovra estiva 2011 esprimendosi, però, sulla natura del ticket, come già in passato si era espressa su quello imposto sulle retribuzioni d’oro degli statali.
“Il contributo oggetto di censura […] ha natura certamente tributaria, in quanto costituisce prelievo analogo a quello effettuato sul trattamento economico complessivo dei dipendenti pubblici […] previsto dallo stesso comma 1 nella parte dichiarata illegittima da questa Corte con la suddetta sentenza n. 223/2012”. In breve, questa decurtazione patrimoniale ha tutti i requisiti richiesti dalla giurisprudenza della Corte per caratterizzare il prelievo come “tributario”. Caratteristica che rende il prelievo illegittimo, perché applicato solo ai pensionati e non a tutti i cittadini. Incostituzionale come quello sugli stipendi d’oro del pubblico perché violava l’uguaglianza tributaria distinguendo tra dipendenti statali e privati.
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