Le tre eccezioni alle Fornero pensioni: esodi, scuola e precoci

ROMA – Sono pronte le tre eccezioni alle pensioni secondo Fornero. Esodati, scuola e precoci le categorie esentate dalla riforma previdenziale. La prima eccezione riguarderà 10 mila lavoratori, la metà di Poste Italiane, che pronti alla pensione nel 2012 avevano già firmato le proprie dimissioni secondo accordo con aziende e sindacati. Vantaggi anche per il personale scolastico, che potrà mantenere i vecchi requisiti per la pensione fino ad agosto 2012. Tra le eccezioni anche i lavoratori “precoci”, coloro che hanno iniziata lavorare prima dei 2o anni, e che non vedranno riduzioni del proprio assegno nonostante non abbiano compiuto i 62 anni di età.

La prima eccezione è senza dubbio dettata dal buon senso. Gli accordi siglati dai 10 mila lavoratori che avevano i requisiti per passare dal lavoro, o dalla cassa integrazione, direttamente alla pensione erano basati sulle vecchie normative previdenziali. Le modifiche apportate dalla riforma del ministro Elsa Fornero avrebbe lasciato queste persone disoccupate, senza un reddito od una pensione per almeno 5 o 6 anni.

I docenti invece potranno stare tranquilli fino ad agosto 2012. Per loro non valgono i termini della riforma come per gli altri lavoratori, che a partire dal 1 gennaio 2012 hanno visto entrare in vigore le nuove regole previdenziali. Salvi anche i lavoratori precoci che con 42 anni ed un mese di contributi potranno andare in pensione, pur non avendo compiuto i 62 anni di età, senza dover pagare la penalizzazione del 2 per cento inizialmente prevista.

 

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