ROMA – Pensioni: solo ieri 4 gennaio i titolari di assegno previdenziale hanno potuto ritirare alle Poste quello di gennaio. Per i versamenti sul conto bancario hanno dovuto pazientare fino ad oggi, 5 gennaio.
Un ritardo per cui c’è una spiegazione “tecnica” sconosciuta tuttavia ai beneficiari, con i disagi prevedibili del caso. Il fatto è che una piccola legge all’interno del decreto che accoglieva i rilievi della Corte Costituzionale per la vicenda delle rivalutazione mancata degli assegni. Lo spiega bene Patricia Tagliaferri su Il Giornale.
Una leggina che disponendo il pagamento delle pensioni il primo giorno bancabile del mese ha previsto solo per gennaio 2016, in cui il primo giorno è un festivo, che i versamenti vengano effettuati il secondo giorno bancabile del mese. Risultato: mentre i pensionati sono costretti a stringere ancora di più la cinghia, le banche ringraziano il governo perché in virtù di questa norma si tengono il malloppo in cassa per un giorno di più.
Il 2016 comincia così, per milioni di pensionati, con un’amara sorpresa. Chi sperava di poter ritirare la pensione sabato 2 gennaio ha dovuto aspettare fino a ieri, il 4, per presentarsi allo sportello. Soltanto oggi, cinque giorni più tardi, invece, potranno riscuoterla in banca coloro che hanno l’accredito sul conto. (Patricia Tagliaferri, Il Giornale).