Pensioni, il cumulo gratis vale per il Ministero ma non per le Casse che l’assegno non lo versano

Pensioni, il cumulo gratis vale per il Ministero ma non per le Casse che l'assegno non lo versano
Pensioni, il cumulo gratis vale per il Ministero ma non per le Casse che l’assegno non lo versano

ROMA – Pensioni, il cumulo gratis vale per il Ministero ma non per le Casse che l’assegno non lo versano. C’è chi ha lasciato il lavoro e, approfittando della legge inserita nell’ultima legge di bilancio, ha fatto domanda per il cumulo gratuito dei contributi previdenziali versati in Casse diverse ma è da nove mesi che sta aspettando l’assegno. Una legge disattesa.

In tutto (queste le previsioni) dovrebbero essere circa 7000 persone nel 2017, 15mila nel 2018 fino a arrivare a 100mila tra dieci anni. Sono commercianti, avvocati, medici, professionisti ma anche coloro che hanno avuto carriere discontinue e hanno maturato il diritto alla pensione. (Barbara Ardù, La Repubblica)

Cosa succede? La norma che introduce il cumulo gratuito è in vigore secondo il Ministero del Lavoro, è pienamente attuativa e non ha bisogno di altri passaggi normativi. Il fatto, però, è che laddove c’erano discrepanze nei meccanismi di calcolo del trattamento pensionistico tra le varie Casse, era il lavoratore a colmare la differenza di tasca propria. Oggi dovrebbe essere lo Stato. Per l’Inps sono le Casse previdenziali che non mettendosi d’accordo, essendo i loro sistemi di computazione statistica diversi, a bloccare l’erogazione dei pagamenti.

Le Casse, dal canto loro, non versano l’assegno finché non abbiano avuto la certezza che i fondi previsti siano stanziati e in che misura: per ora si parla di un fabbisogno minimo di 300 milioni di euro.

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