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Hai maturato la pensione con le vecchie regole? Chiedi la certificazione

di Warsamé Dini Casali |15 Dicembre 2011 13:00

ROMA – Chi ha maturato i requisiti per la pensione entro il 31 dicembre 2011 deve farsi rilasciare la certificazione dall’ente di appartenenza. Questo per accedere al trattamento pensionistico di vecchiaia e anzianità. Sono interessati tutti coloro che possiedono i requisiti di età e anzianità contributiva previsti dalla normativa vigente prima del 6 dicembre 2011, cioè la data dell’entrata in vigore della riforma contenuta nel decreto salva-Italia. Prima considerazione: l’Inps non ha ancora preparato il modello, sta aspettando i ritocchi finali della misura complessiva. Tuttavia la richiesta può essere effettuata anche dopo il 2011.

La chiarezza è importante in questi casi. I pensionandi sono invitati a presentarsi agli enti previdenziali, anche per evitare spiacevoli incidenti come quel tipo di Parma che ha dato in escandescenze prendendo a martellate lo sportello dell’Inps. Ma quell’esplosione aveva una giustificazione: gli avevano appena comunicato che in pensione non ci sarebbe andato. Qui è importante segnalare un punto rassicurante, nonostante il ritardo dell’Inps nell’elaborare i modelli aggiornati.

La certificazione è indispensabile per ottenere l’assegno previdenziale: il problema è capire se tale certificazione garantisce chi la ottiene nel caso dovessero intervenire nuove regole in corso d’opera. Le disposizioni del decreto salva-Italia lasciano intendere che sì, i requisiti raggiunti saranno salvati dalla certificazione, seguendo un principio già stabilito l’articolo 1 della legge 243/04 del 2007 che disciplinava situazioni analoghe. In questa legge si fa riferimento alla necessità che questa tutela del lavoratore sia estesa anche a chi ottiene la certificazione dopo eventuali novità normative. In pratica la facoltà di richiedere la certificazione può essere esercitata dal lavoratore quando vuole.

Il Sole 24 Ore consiglia anche a chi dispone già della certificazione ai sensi della legge 243/04 di ripetere la richiesta all’Inps. Per evitare rischi, anche se il decreto salva-Italia non stabilisce un termine entro il quale va inoltrata la domanda all’ente previdenziale.

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