ROMA – Le riforme della previdenza messe in campo prima del decreto salva-Italia ”hanno funzionato, ma abbiamo verificato che prima la transizione era troppo lenta”. Lo ha detto il presidente dell’Inps Antonio Mastrapasqua commentando in un colloquio con l’Ansa il crollo delle pensioni liquidate nei primi 11 mesi del 2011 (-29,5%).
Mastrapasqua ha sottolineato che nei primi 11 mesi del 2011 l’eta’ media di uscita dal lavoro e’ stata di 60,2 anni, in calo rispetto ai 60,4 del 2010 e ai 61,1 del 2009.
Il dato e’ dovuto al crollo delle pensioni di vecchiaia (-39,4%), liquidate ad un’eta’ piu’ alta di quelle di anzianita’ (62,7 anni di eta’ rispetto ai 58,7 di quelle di anzianita’).
”Abbiamo verificato – ha detto Mastrapasqua – che la transizioni era troppo lenta e l’eta’ media si allungava troppo poco rispetto alla crescita dell’aspettativa di vita. Abbiamo messo in sicurezza il sistema”.
Nel 2011, ha sottolineato il presidente Inps, l’uscita media dell’eta’ per anzianita’ e’ stata di 58,5 anni per i dipendenti e 59 per gli autonomi (media 58,7). Per le pensioni di vecchiaia l’eta’ di uscita media e’ stata di 62,3 anni per i dipendenti e di 63,1 per gli autonomi (media 62,7), dati che tengono conto del fatto che fino al 2011 le donne andavano in pensione di vecchiaia a 60 anni (uomini a 65).
”Negli altri Paesi europei – ha detto il presidente Inps – si esce dal lavoro piu’ tardi e con tassi di sostituzione molto piu’ bassi. A fronte del nostro 80% rispetto all’ultimo stipendio, in Germania chi va in pensione prende in media il 58,4% dell’ultima retribuzione. Ora il sistema e’ stato messo in sicurezza”.
Nel 2011 il bilancio finanziario di competenza dell’Inps chiudera’, secondo Mastrapasqua, in sostanziale pareggio, mentre le cose potrebbero andare meglio nel 2012 grazie alle novita’ del decreto salva-Italia sulle aliquote contributive degli autonomi, sul blocco delle indicizzazioni delle pensioni superiori a tre volte il minimo e sui contributi di solidarieta’.
Quanto all’eta’ di uscita, nel 2012 usciranno coloro che hanno raggiunto i requisiti per la pensione nel 2011 e stanno attendendo i 12 mesi previsti dalla finestra mobile (18 per gli autonomi).
”Oggi piu’ che mai – ha concluso Mastrapasqua – e’ importante l’educazione previdenziale, perche’ una riforma cosi’ importante va spiegata a tutti, e su questo siamo impegnati”.