Pensioni quota 104, transizione morbida ma quota 100 archiviata (a regime i contributivi usciranno a 64 anni)

Pensioni quota 104, transizione morbida ma quota 100 archiviata. “Io non concordavo con Quota 100 e non verrà rinnovata. Ora occorre assicurare una gradualità nel passaggio a quella che era la normalità”. Lo ha spiegato Mario Draghi al termine del Consiglio Ue riguardo al tema caldo delle pensioni.

Pensioni quota 104, transizione morbida ma quota 100 archiviata

Fine annunciata, ribadita, spiegata dell’anticipo pensionistico rappresentato da quota 100 in deroga alla legge Fornero. Una fine morbida, graduale appunto, stabilendo una fase transitoria per traghettare il sistema previdenziale oltre Quota 100.

Il governo ha proposto una transizione di 2 anni con quota 102 nel 2022 e quota 104 nel 2023. Ma ci sarebbe un pressing per ammorbidire ulteriormente quello che nel Dpb viene definito “graduale ed equilibrato passaggio verso il regime ordinario”.

La ricerca di una mediazione deve tenere conto però del limite delle risorse che attualmente ammontano a circa 1,5 miliardi in tre anni. Da valutare, possibili deroghe per lavori usuranti e precoci.

All’atto pratico, una transizione che consentirebbe solo nel 2022 l’uscita dal lavoro con 64 anni d’età e 38 anni di contributi in parte o totalmente retributivi.

Spiega Marco Rogari sul Sole 24 Ore che si tratterebbe in definitiva dell’attestarsi di una quota 102.

“Visto che per i soggetti interamente contributivi (chi ha cominciato a lavorare dopo il 31 dicembre 1995) è già previsto un canale di pensionamento anticipato con 64 anni.

Che nel 2023 si trasformerebbe in Quota 104 per soli 12 mesi prima di rientrare nel 2024 in toto nel solco della riforma Fornero e di alcuni dei provvedimenti varati precedentemente”.

 

 

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