ROMA – Circa 2,2 milioni di pensionati dovrebbero ricevere un aumento mensile approssimativamente di 80 euro mensili se, come appare probabile, il Governo pensa di rimborsare le pensioni tra 1443 euro (tre volte il trattamento minimo) e 2mila euro quasi integralmente, al 95%.
Per i rimborsi sulle mancate rivalutazioni il Governo pensa di utilizzare non più di 4/5 miliardi per restare nel 2015 entro i vincoli Ue sul deficit (è a 2,5%, arriverà al massimo al 2,8-2,9%, la Ue ha già detto che vigilerà). Michele Di Branco sul Messaggero quantifica in euro la distribuzione dei rimborsi.
Un pensionato a 1.500 euro lordi si vedrà restituiti 81,2 euro al mese. Vale a dire appena 4,3 euro in meno di quanto avrebbe incassato (anche se al momento si tratta solo di ipotesi) se il rimborso fosse stato riconosciuto in maniera piena e totale. In pratica, moltiplicando quella cifra per 24 mensilità, il pensionato in questione si metterebbe in tasca 1.949. A quota 2 mila euro, ovviamente, il beneficio potrebbe essere ben maggiore. A quel livello di pensione (4 volte il minimo) il sacrificio necessario a contribuire alla salute dei conti pubblici fu di 103 euro al mese. Applicando la regola del rimborso al 95%, il ministero del Tesoro dovrebbe garantire un rimborso mensile di 97,8 euro. Una cifra che proiettata sul biennio vorrebbe dire un tesoretto di 2.348 euro.
Molto più incerta la situazione quando il tetto dei trattamenti pensionistici sale oltre i 2 mila euro lordi al mese. Un pensionato con un trattamento pari a 5 volte il minimo, 2.500 euro lordi, ha lasciato sul terreno 132 euro al mese nel biennio 2012-2013. Per lui (e per circa 1,2 milioni di pensionati che figurano nella fascia 2.001-2.500 euro) il recupero sarebbe più debole e incerto. Nel caso in cui Palazzo Chigi riconoscesse un rimborso del 75% (l’ipotesi più favorevole) potrebbe rientrare di 99 euro al mese. Il che vorrebbe dire recuperare, in totale, 2.376 euro. Ma se la scelta governativa fosse la meno generosa possibile (ad esempio un rimborso del 50%), il recupero sarebbe limitato a 66 euro mensili. (Michele Di Branco, Il Messaggero).