Pensioni: riscatto laurea diventa flessibile, ma assegno più leggero. Solo per chi lavora dal ’96

Pensioni: il riscatto della laurea diventa flessibile. Paghi meno, ma assegno più leggero
Pensioni: il riscatto della laurea diventa flessibile. Paghi meno, ma assegno più leggero

ROMA – Nel dossier pensioni, con la definizione del meccanismo di uscita anticipata quota 100, sarà compreso anche il riscatto flessibile degli anni della laurea. Flessibile, spiega il Corriere della Sera che ha annunciato la novità, perché è il lavoratore che decide quanto versare accettando però un assegno pensionistico più leggero. Oggi il riscatto della laurea è molto oneroso: una donna di 40 anni con 11 anni di lavoro e 36mila euro lordi di reddito per riscattare gli studi dovrebbe sborsare qualcosa come 65mila euro.

La stessa donna potrà invece, domani, decidere di versare per esempio solo 10mila euro guadagnando 4 o 5 anni per l’uscita dal lavoro: ma dovrà scontare un assegno ridotto in conseguenza di un montante contributivo (la somma dei contributi versati nell’arco della sua vita lavorativa) più basso. La flessibilità del riscatto potrà applicarsi però solo ai lavoratori che hanno iniziato a lavorare, e quindi a versare contributi all’Inps, dal 1° gennaio  1996. 

Questo perché a partire da quella data tutte le pensioni sono calcolate interamente con il sistema contributivo (e non retributivo o misto), cioè in base ai contributi versati. Quindi sono assegni più bassi: il riscatto flessibile li avvantaggerà per andare in pensione prima, ma l’assegno sarà ancora più basso. 

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