Pensioni, scade quota 100: dai partiti nove proposte per evitare i 66-67 anni

A fine anno, il 31 dicembre, scade quota 100 e occorre quindi una nuova riforma delle pensioni: dai partiti arrivano nove proposte, una diversa dall’altra. Proposte che sono diverse anche tra gli stessi partiti di maggioranza e quindi alla fina al Governo toccherà correre e fare di testa sua, scontentando per forza di cose qualcuno. Vediamo quali sono le idee dei partiti per la riforma pensioni.

Pensioni, le proposte dei partiti

Obiettivo principale è evitare che si vada in pensione a 66-67 anni. Come si fa? Vediamo le proposte:

  • La Lega propone pensione dopo 41 anni di contributi, anche figurativi, indipendentemente dall’età.
  • Il Pd propone la rosa delle eccezioni: opzione donna stabile, opzione madre, allargamento lavori gravosi, più Ape sociale.
  • Forza Italia propone un’altra strategia: si va a 62 anni e 35 di contributi ma prendi il 2% in meno di pensione per ogni anno inferiore ai 66 di età.
  • Fratelli d’Italia ha una strategia analoga: soglia minima di 62 anni e una “massima” di 70 anni, oltre ad almeno 35 anni di contributi, con l’importo mensile dell’assegno non inferiore a 1,5 volte l’assegno sociale e con penalizzazioni decrescenti sotto i 66 anni.
  • M5s al momento non pervenuta una proposta

Andare veloce, manca poco a fine quota 100

Il Parlamento, quasi in extremis quando mancano solo tre mesi alla conclusione della sperimentazione di quota 100, sta insomma cercando un punto comune. Ma la discussione avviata in commissione alla Camera ha anche lo scopo di verificare la possibilità di trovare una non facile sintesi, che sia poi utile allo stesso governo, tra le varie posizioni della maggioranza. Anche molto distanti come confermano appunto le nove proposte di legge all’esame della Commissione.

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