Il Governo ha introdotto un nuovo fondo, con stanziamenti ingenti, per disabili e persone con problemi fisici gravi: nasce il FUI.
FUI sta per Fondo Unico Inclusione, e rappresenta il nuovo sforzo del Governo per supportare a tutti i livelli le persone con disabilità. Così come stabilito dall’art. 1, commi 210-216, della legge 30 dicembre 2023, n. 213 (ossia dalla Legge di Bilancio 2024). l’obiettivo del fondo è quello di garantire una programmazione più efficace, limpida e semplificata delle politiche per l’inclusione, l’accessibilità e il sostegno alle persone con disabilità.
Ci confluiscono dunque tutti i fondi per la disabilità iscritti nel bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei ministri. Ovvero il vecchio fondo per l’inclusione dei disabili e quello per l’assistenza all’autonomia e alla comunicazione degli alunni con disabilità.
Ma anche il fondo per il sostegno del ruolo di cura e di assistenza del caregiver familiare e fondo per l’inclusione delle persone sorde e con ipoacusia. Gli aiuti spettano, ovviamente, anche alle famiglie che si prendono cura dei disabili e agli enti locali e del terzo settore che realizzano progetti e interventi specifici per aiutare le persone con problemi fisici gravi.
Il FUI ha una dotazione di oltre 552 milioni di euro per il 2024 che saranno gestiti direttamente dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e successivamente trasferiti al bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Con questi milioni si intende finanziare un programma di interventi vari.
Si parte con un progetto su larga scala dedicato al turismo accessibile e inclusivo. Sono poi previsti finanziamenti per migliorare l’assistenza all’autonomia e alla comunicazione degli alunni con disabilità. Inoltre saranno elargiti aiuti per il sostegno del ruolo di cura e di assistenza del caregiver familiare (come figura giuridica istituita nel 2017).
Così come chiaramente espresso dal Ministero per la disabilità (istituito nel 2021), la volontà è quella di rivedere e riordinare tutte le disposizioni vigenti in materia di sostegno ai disabili. E il nuovo fondo è il primo atto specifico per la semplificazione e la razionalizzare della gestione delle risorse.
Si tratta fondamentalmente di superare il problema della parcellizzazione dell’offerta di supporti e sostegni. Gli aiuti ci sono ma sono poco chiari, spesso gestiti da diverse intuizioni, con regole e criteri che cambiano di Regione in Regione. Tutto ciò ha fortemente penalizzato le persone con disabilità e le loro famiglie. Ed ecco perché si è voluto fortemente che nascesse un fondo unico: il FUI.
Abbiamo già parlato dei 552 milioni di euro stanziati per il 2024. Nel 2026 dovranno essere sfruttati altri 158 milioni circa. La cifra da spendere per il 2027 è di 108 milioni circa. Ma cosa cambia in concreto per il disabile? La creazione del FUI dovrebbe innanzitutto migliorare la possibilità di accesso ai servizi di assistenza e supporto. Sarà in pratica più facile richiedere e ottenere un aiuto.
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