Perché l'Unione Europea vuole aumentare le tasse sul vino e mettere le avvertenze sanitarie sulle etichette (foto Ansa) - Blitz Quotidiano
In questi giorni si sta discutendo delle misure più stringenti che l’Europa vuole imporre a vino e alcolici in generale. Andiamo a vedere di cosa si tratta nello specifico.
Come annunciato lo scorso anno l’Unione Europea intende aumentare la tassazione sull’alcol, vino compreso, introducendo avvertenze sanitarie sulle etichette, limitando le vendite transfrontaliere e regolamentando anche la pubblicità.
Si tratta di un nuovo attacco da parte della Commissione Europea che ha suscitato reazioni anche piuttosto “colorite”. È il caso di quella del nostro ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida che ha dichiarato che “anche l’abuso di acqua fa male”.
Il documento di lavoro è stato varato il 4 febbraio scorso e riprende quanto previsto nel piano contro il cancro del 2021 che già allora proponeva limitazioni al commercio e l’introduzione di etichette sanitarie per le bevande alcoliche.
Le proposte della Commissione Ue sono state pubblicate dalla Direzione Generale per la Salute e la Sicurezza Alimentare, in preparazione della revisione del Piano europeo di lotta contro i tumori che solo nel 2022 hanno ucciso 1,3 milioni di persone in Europa. Nel farlo la Ue ha individuato diversi strumenti strategici tra cui la tassazione delle bevande alcoliche vino compreso.
Già quattro anni fa Bruxelles aveva previsto la revisione della legislazione sulla tassazione degli alcolici e sull’acquisto transfrontaliero di prodotti alcolici.
Per quanto riguarda il vino, argomento che interessa direttamente l’Italia che è tra i principali produttori mondiali, Bruxelles ricorda che questa bevanda, insieme alle altre fermentate e a prodotti intermedi, è tassata in base al volume. Mentre altre bevande alcoliche sono tassate in base al titolo alcolometrico. Poiché il mercato è in evoluzione, è necessaria una valutazione approfondita che avvierà una discussione con gli Stati membri. Contro questa stretta sul vino e gli alcolici, diverse associazioni di settore hanno dichiarato che le etichette proposte dalla Commissione Ue sono “allarmistiche e fuorvianti”. Inoltre, le ipotesi di nuove tassazioni sul vino sono considerate “ingiustificate”.