Piano Casa è legge: ok Camera. Le misure: bonus mobili, cedolare al 10%, Expo

Piano Casa è legge: ok Camera. Le misure: bonus mobili, cedolare al 10%, Expo
Piano Casa è legge: ok Camera. Le misure: bonus mobili, cedolare al 10%, Expo

ROMA – Il Decreto Casa è legge: la Camera ha approvato in via definitiva il testo nella stessa versione del Senato, dopo la fiducia incassata lunedì dal Governo, mentre fuori dal palazzo i manifestanti del movimento per il diritto all’abitare lanciavano uova contro Montecitorio.

A favore del decreto hanno votato 272 deputati dei gruppi di maggioranza (Pd, Sc, Pi, Minoranze linguistiche, Cd, Psi), mentre i no sono stati 92, espressi da M5s e Sel. Fi che aveva annunciato voto contrario e Fdi, che aveva annunciato l’astensione, non hanno partecipato al voto. Esulta il ministro per le Infrastrutture, Maurizio Lupi, che commenta così il voto:

“Finalmente una legge che affronta organicamente il problema e non il solito decreto tampone che si limita al vecchio rito della proroga degli sfratti”

Il Piano Casa destina in particolare più risorse alle locazioni, con il fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione e il fondo dedicato ai morosi incolpevoli, riduce al 10% la cedolare secca per i canoni concordati e per i comuni colpiti da calamità naturali. Nello stesso testo, inoltre, c’è anche il bonus mobili con tetto di 10mila euro ma svincolato dalle spese di ristrutturazione, dismissioni di immobili pubblici, una norma “salva aziende specialistiche’ negli appalti pubblici, esenzione Imu per i pensionati italiani residenti all’estero, 25 milioni nel 2014 per il Comune di Milano per l’Expo, deroghe alle norme sui contratti di sponsorizzazione e sulle concessioni di servizi, escludendo le intermediazioni.

Il testo è rimasto all’esame del Senato per 45 giorni: proprio per questo le modifiche sono state fatte tutte a Palazzo Madama, mentre a Montecitorio c’è stato un passaggio velocissimo.

L’agenzia di stampa Public Policy riassume le principali norme contenute nel decreto firmato dal ministro Maurizio Lupi:

Bonus mobili svincolato da ristrutturazione – Dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2014 le spese per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici ‘sono computate, ai fini della fruizione della detrazione di imposta (ovvero del bonus mobili al 50%; Ndr), indipendentemente dall’importo delle spese sostenute per i lavori di ristrutturazione che fruiscono delle detrazioni’. Resta però il tetto di spesa per l’acquisto di mobili di 10mila euro.

Cedolare secca al 10% per canoni concordati – Dal 2014 al 2017 viene applicata un’aliquota ridotta dal 15 al 10% per la cedolare secca sugli affitti, per i contratti a canone concordato stipulati nei maggiori comuni italiani, negli altri capoluoghi di provincia o nei comuni ad alta tensione abitativa. L’aliquota ridotta è prevista anche per le abitazioni locate a cooperative edilizie o enti senza scopo di lucro, purché sublocate a studenti universitari e date a disposizione dei comuni con rinuncia all’aggiornamento del canone di locazione o assegnazione.

Cedolare al 10% anche in comuni colpiti da calamità – Potranno usufruire dal 2014 al 2017 della cedolare secca scontata al 10% anche chi ha un contratto di locazione stipulato nei comuni per i quali sia stato deliberato, negli ultimi cinque anni, lo stato di emergenza a seguito di eventi calamitosi.

Più risorse al fondo affitti e morosità incolpevoli – Vengono erogati 128,5 milioni di euro nel biennio 2014-2015 e 197,5 milioni fino al 2020 per il Fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione e per il Fondo destinato agli inquilini morosi incolpevoli.

Stop allacci gas-luce-acqua per abusivi – Da ora in avanti gli atti aventi ad oggetto l’allacciamento dei servizi di energia elettrica, di gas, di servizi idrici e della telefonia fissa, nelle forme della stipulazione, della volturazione, del rinnovo, sono nulli, e pertanto non possono essere stipulati o comunque adottati, qualora non riportino i dati identificativi del richiedente e il titolo che attesti la proprietà, il regolare possesso o la regolare detenzione dell’unità immobiliare in favore della quale si richiede l’allacciamento.

Per abusivi stop assegnazione alloggi per 5 anni – Chi occupa abusivamente alloggi di edilizia residenziale pubblica non può partecipare alle procedure di assegnazione di alloggi della medesima natura per i successivi cinque anni a decorrere dalla data di accertamento dell’occupazione abusiva.

Moratoria per 2014-2015 ‘sconti’ affitti emersi – Chi ha usufruito delle norme che prevedevano agevolazioni per gli inquilini che emergevano da contratti a nero, non dovrà restituire i soldi alla luce delle nuove misure previste dal dl Casa. Vengono fatti salvi ‘fino alla data del 31 dicembre 2015, gli effetti prodotti e i rapporti giuridici sorti in base ai contratti di locazione stipulati ai sensi dell’articolo 3, commi 8 e 9 del decreto legislativo 14 marzo 2011, n.23’ che appunto prevedeva uno sconto per chi riemergeva dal nero.

‘Sconti’ Irpef per inquilini alloggi sociali – Vengono previste agevolazioni fiscali per il triennio 2014-2016 agli inquilini degli alloggi sociali adibiti ad abitazione principale. Viene prevista una detrazione di 900 euro, se il reddito complessivo non supera 15.493,71 euro; di 450 euro, se il reddito complessivo è compreso tra i 15.493,72 e 30.987,41 euro.

Niente Imu per pensionati residenti all’estero – Al 2015 le abitazioni possedute in Italia dai pensionati italiani residenti all’estero iscritti all’Aire, verranno esentate dall’Imu (in quanto considerate abitazioni principali) e pagheranno Tari e Tasi ridotte di due terzi.

Entro luglio programma vendita case popolari – Entro il 30 giugno 2014 un decreto interministeriale dovrà definire le nuove procedure di alienazione delle case popolari e degli immobili di proprietà di comuni ed enti pubblici.

Programma di recupero alloggi edilizia residenziale – Un decreto interministeriale dovrà anche stabilire i criteri per la formulazione di un programma di recupero e di razionalizzazione degli immobili e degli alloggi di edilizia residenziale pubblica, finanziato, nel limite di 500 milioni di euro, con le risorse provenienti da finanziamenti revocati che erano stati in precedenza destinati alle infrastrutture strategiche. Viene altresì previsto uno stanziamento di ulteriori 67,9 milioni di euro (che vengono prelevati da un nuovo Fondo destinato a raccogliere le risorse non utilizzate da alcuni programmi di edilizia residenziale) per il recupero di alloggi da assegnare, con priorità, agli inquilini appartenenti alle categorie meno abbienti che beneficiano della sospensione degli sfratti.

Via limite al 20% servizi e negozi per alloggi sociali – Potranno essere costruiti ‘servizi e funzioni connesse e complementari alla residenza, al commercio con esclusione delle grandi strutture di vendita, necessarie a garantire l’integrazione sociale degli inquilini degli alloggi sociali’ anche in misura superiore al 20% della superficie complessiva comunque ammessa. In pratica si elimina il limite del 20% presente nel testo originario del decreto, e inoltre allunga i tempi (da 60 a 90 giorni) entro cui le Regioni devono definire i requisiti di accesso e di permanenza nell’alloggio sociale, i criteri e i parametri atti a regolamentare i canoni minimi e massimi di locazione.

Per appalti pubblici ‘salve’ aziende specialistiche – È stata anche inserita nell’articolato la norma che individua le categorie di lavorazioni – tra quelle indicate nel regolamento del Codice dei contratti pubblici – che per la loro rilevante complessità tecnica o per il contenuto tecnologico richiedono l’esecuzione da parte di operatori specificamente qualificati. Si individuano quali sono negli appalti pubblici quei particolari ambiti in cui si richiede l’affidamento a una azienda specialistica: in particolare vengono ridotte da 33 a 24 le categorie specialistiche a qualificazione obbligatoria e da 24 a 14 le Sios (categorie cosiddette ‘superspecialistiche’).

Expo 2015: 25 milioni in più, e regole più semplici – Vengono introdotte misure per prorogare al 2015 la disciplina sull’utilizzo dei proventi delle concessioni edilizie e delle sanzioni; inoltre si consente alla società EXPO 2015 Spa di derogare alla disciplina sui contratti pubblici, per quanto riguarda i contratti di sponsorizzazione e le concessioni di servizi. Per il 2014 vengono erogati 25 milioni di euro, a favore del comune di Milano, come contributo per gli oneri che il medesimo comune sostiene per la realizzazione dell’evento.

In fallimenti diritto di prelazione esteso ai coniugi – Nei casi di fallimento delle società costruttrici, ‘qualora l’immobile sia stato consegnato all’acquirente e da questi adibito ad abitazione principale per sé, per il coniuge o per un proprio parente in primo grado, all’acquirente medesimo, anche nel caso in cui abbia escusso la fideiussione, è riconosciuto il diritto di prelazione nell’acquisto dell’immobile al prezzo definitivo raggiunto nell’incanto’.

Redditi da alloggi sociali esclusi da reddito d’impresa per il 40% – Viene previsto che i redditi derivanti dalla locazione di alloggi sociali, di nuova costruzione o per i quali sono stati realizzati interventi di manutenzione straordinaria o di recupero su un fabbricato preesistente di un alloggio sociale, non concorrono alla formazione del reddito d’impresa ai fini delle imposte sui redditi né alla formazione del valore della produzione netta ai fini dell’imposta regionale sulle attività produttive, nella misura del 40 per cento.

Risorse per acquisto alloggi a inquilini Iacp e Coop – Saranno gli inquilini degli alloggi di proprietà degli Istituti autonomi per le case popolari (Iacp) e ‘i soci assegnatari di alloggi di cooperative edilizie a proprietà indivisa’ a poter ricevere i contributi statali per acquistare gli stessi alloggi, con le risorse del Fondo creato ad hoc.

Interventi di edilizia sociale per over 65 e donne – Nell’ambito degli interventi per aumentare l’offerta di alloggi sociali in locazione, verranno stanziate risorse anche ‘per edilizia abitativa con gestione collettiva dei servizi di pertinenza, di edilizia abitativa e dei relativi servizi finalizzati ad utenti di età maggiore di sessantacinque anni’, e per il ‘recupero di immobili fatiscenti o da dismettere esistenti nei centri storici e nelle periferie’. Un altro emendamento prevede che ‘anche le donne ospiti dei centri antiviolenza e delle case rifugio saranno tra i soggetti a cui potranno essere concessi in locazione alloggi sociali’.

Alloggi a corpi anticriminalità dopo fine servizio – ‘L’assegnatario degli alloggi di edilizia residenziale concessi in locazioni o in godimento ai dipendenti delle amministrazioni dello Stato’ impegnati nella lotta alla criminalità organizzata, ‘rimangono in godimento del locatario anche qualora sia riformato totalmente o parzialmente per malattia, anche non dipendente da cause di servizio. Nel caso di pensionamento dell’assegnatario, i predetti alloggi rimangono assegnati in locazione per un periodo di ulteriori tre anni dalla cessazione dell’incarico’. Anche nel caso di decesso dell’assegnatario, i predetti alloggi rimangono assegnati in locazione al coniuge o agli aventi diritto, che ne facciano richiesta per un periodo di ulteriori tre anni a partire dalla morte dell’assegnatario.

Cessione immobili anche privati per alloggi sociali – Possono essere ceduti o conferiti ai fondi immobiliari, immobili residenziali realizzati da soggetti pubblici e privati con il concorso di un contributo pubblico, e destinati a concorrere all’aumento dell’offerta di alloggio sociali’. Clausola riscatto alloggi sociali dopo 7 anni – Le convenzioni che disciplinano le modalità di locazione degli alloggi sociali possono contenere la clausola di riscatto dell’unità immobiliare e le relative condizioni economiche. La clausola comunque non può consentire il riscatto prima di sette anni dall’inizio della locazione.

Se stop lavori coop, comune prosegue costruzioni – Se le cooperative edilizie impegnate nella realizzazione di un programma straordinario di edilizia residenziale per i dipendenti Pa impegnati nella lotta alla criminalità organizzata non intendono concorrere con proprie risorse alla completa realizzazione dell’originario intervento di edilizia sovvenzionata decadono dallo specifico finanziamento e le corrispondenti risorse sono assegnate ai comuni in cui ricade l’intervento per essere destinate alla realizzazione di interventi di edilizia residenziale pubblica.

Elenco immobili disponibili – Entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, le regioni trasmettono al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti gli elenchi predisposti dai comuni e dagli Iacp, comunque denominati, delle unità immobiliari che, con interventi di manutenzione ed efficientamento di non rilevante entità, siano resi prontamente disponibili per le assegnazioni.

Coperture del decreto – Il piano Casa prevede lo stanziamento di 97,71 milioni di euro per il 2014; 184 milioni di euro per il 2015; 152,70 milioni di euro per il 2016; 129 milioni di euro per il 2017; 86,85 milioni di euro per il 2018; 83,52 milioni di euro per il 2019; 46,92 milioni di euro per il 2020; 18,52 milioni di euro dal 2021.

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