ROMA – L’Istat vede al rialzo la crescita del Pil nel secondo trimestre, portandola a +0,3% (da +0,2%) rispetto al primo trimestre e a +0,7% su base annua (da +0,5%), l’aumento tendenziale più alto da quattro anni (secondo trimestre 2011). Il secondo trimestre del 2015 ha avuto lo stesso numero di giornate lavorative del trimestre precedente e una giornata lavorativa in più rispetto all’anno prima, precisa l’Istituto di statistica.
Guardando ai dati congiunturali, l’Istat registra “andamenti dissimili” tra i consumi finali nazionali (in aumento dello 0,3%) e gli investimenti fissi lordi (in diminuzione dello 0,3%). Inoltre l’Istituto rileva una crescita più intensa per le importazioni (+2,2%) che per le esportazioni (+1,2%). Quanto ai contributi alla crescita del Pil, viene evidenziata la spinta positiva apportata dalle scorte (+0,4 punti percentuali).
Analizzando i principali settori economici, il valore aggiunto dell’industria è rimasto stazionario e quello dei servizi è aumentato dello 0,3%, mentre quello dell’agricoltura è diminuito dell’1,1%. A livello internazionale, sempre nel secondo trimestre, il Pil risulta aumentato in termini congiunturali dello 0,7% nel Regno Unito, dello 0,6% negli Stati Uniti e dello 0,4% in Germania, mentre è risultato stazionario in Francia. Nel complesso, il Pil dei paesi dell’area euro è cresciuto dello 0,3% rispetto al trimestre precedente.