Poste Italiane, presentato il primo bilancio integrato di sostenibilità Poste Italiane, presentato il primo bilancio integrato di sostenibilità

Poste Italiane, presentato il primo bilancio integrato di sostenibilità

Poste Italiane, presentato il primo bilancio integrato di sostenibilità
Il logo di Poste Italiane

ROMA – Integrità e trasparenza, valorizzazione delle persone, sostegno al territorio e al Paese, customer experience, decarbonizzazione degli immobili e della logistica e finanza sostenibile. Sono questi i sei pilastri del primo bilancio integrato di Poste Italiane presentato oggi, 24 ottobre, al convegno dal titolo “La responsabilità di crescere e far crescere”. Quest’anno, infatti, per la prima volta Poste ha messo nero su bianco nel suo primo bilancio integrato di gruppo i risultati raggiunti nel 2018 in termini di sostenibilità. Il bilancio “è solo l’apice di un’attività molto più complessa”, ha spiegato il responsabile Governo dei rischi di Gruppo di Poste Italiane, Marcello Grosso, aggiungendo che il documento è frutto “di un lavoro molto analitico e di un’organizzazione capillare che abbiamo adottato per compiere un passo così importante”.

Pubblicare un bilancio integrato “significa mostrare una visione unitaria dell’azienda e questa è l’idea più forte che il vertice aziendale ha voluto dare: una società in cui tutto il management è indirizzato verso un obietto comune, quello di una strategia di sostenibilità”. Al di là dell’aspetto formale, ha concluso Grosso, il messaggio che Poste vuole lanciare con questo documento “è quello di rappresentare una strategia di sostenibilità frutto non di azioni estemporanee ma di un programma ben definito e chiaro nel tempo”.

Sei i capitoli del primo bilancio integrato sulla sostenibilità di Poste Italiane che stabilisce impegni concreti e obiettivi da raggiungere in tempi certi.

Per quanto riguarda il primo pilastro, quello sull’integrità e la trasparenza, Poste ha ottenuto la certificazione anticorruzione Imq-Csq, (prima azienda italiana nei settori della finanza e delle comunicazioni). In quest’ottica, spiega l’azienda, è sempre aggiornato il portale “Contratti aperti e trasparenti” in cui sono raccolte tutte le informazioni sulla gestione di appalti e subappalti affidati da Poste. Nel 2018 sono stati pubblicati online 334 contratti.

Per il secondo pilastro, quello della valorizzazione delle persone, Poste fa sapere che il 93% dei suoi dipendenti ha un contratto stabile e il 45% tra quadri e dirigenti è donna.

Al terzo pilastro, quello del sostegno al territorio e al Paese, Poste Italiane ha dedicato un piano per più di 5.400 piccoli comuni nei confronti dei quali ha assunto 10 impegni: tra cui quelli di non chiudere nessun ufficio offrire servizi in linea con le esigenze delle piccole comunità.

Per la ‘Customer Experience‘, Poste rileva che il grado di soddisfazione dei clienti è passato da 8,4 del 2016 a 8,7 del 2018″ mentre per quanto riguarda l’ambiente il 96% dell’energia elettrica consumata da Poste Italiane proviene da fonti rinnovabili mentre una piccola quota è autoprodotta da impianti fotovoltaici.

Sul sesto e ultimo pilastro, quello della finanza sostenibile, Poste ricorda di essersi impegnata a investire in settori che contribuiscono agli obiettivi di sviluppo sostenibile diffusi a livello internazionale, come i Sustainable Development Goals (“SDGs”) definiti dalle Nazioni Unite. Tra questi, la società si focalizza su investimenti in bond che rientrano nelle categorie “Green”, “Social” e “Sustainable”, in linea con gli standard e i principi definiti dall’International Capital Market Association (Icma).

Poste Italiane ricorda infine di aver integrato i principi Esg anche nelle politiche di assicurazione: Poste Vita ha infatti aderito ai ‘Principles for Sustainable Insurance’ (Psi) promossi dalle Nazioni Unite.

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