Poste Italiane tra le aziende più performanti al mondo. Prima in Italia nella graduatoria “Global 500”

Matteo Del Fante Poste Italiane
Poste Italiane tra le aziende più performanti al mondo. Nella foto l’ad Matteo Del Fante

ROMA – Poste Italiane è tra le aziende mondiali più performanti per immagine e reputazione per il secondo anno consecutivo. L’azienda ha scalato nell’ultimo anno oltre 100 posizioni è salita dal 161° al 53° posto nella graduatoria “Global 500” elaborata da Brand Finance, conquistando il massimo brand rating di AAA.

Il Gruppo guidato dall’Amministratore Delegato Matteo Del Fante, grazie soprattutto al miglioramento della valutazione ottenuto nel settore assicurativo, ha superato tutti i competitor compiendo un ulteriore balzo in avanti, dopo quello straordinario compiuto l’anno scorso, nella classifica globale tra i 500 trademark per capacità di influenza originata da immagine e reputazione (Brand Strength Index, BSI) salendo sul podio dei brand leader in Italia.

Il miglioramento nell’attenzione all’ambiente e alle tematiche ESG (Environmental, Social, Governance), la qualità della comunicazione, la trasparenza e l’integrità, il netto miglioramento dell’indicatore value for money e della brand financial performance, quest’ultima sostenuta dalle migliorate prospettive di profittabilità (misurate da loyalty, fatturato, margini) sono le componenti che più hanno contributo all’aumento del BSI di Poste Italiane.

L’indicatore BSI di Brand Finance, leader mondiale nella valutazione economica dei marchi, misura l’efficacia di immagine e di reputazione rispetto ai competitor e analizza la gestione e gli investimenti diretti e indiretti che influenzano il brand, il ritorno d’immagine e quello economico in relazione al giro d’affari. L’eccellenza certificata nella classifica “Global 500” conferma gli obiettivi e i traguardi raggiunti di recente da Poste Italiane, entrata stabilmente nel novero delle aziende europee che meglio sono riuscite a coniugare i modelli di governance e le politiche di business con l’impegno per la sostenibilità.

Poste Italiane è infatti di recente entrata nei benchmark globali di sostenibilità, a cominciare dal FTSE4GOOD Developed e dal FTSE4GOOD Europe, oltre che nell’Euronext Vigeo-Eiris World 120, nel Dow Jones Sustainability Index World e nel più selettivo Dow Jones Sustainability Index Europe. Poste Italiane ha inoltre sottoscritto il United Nations Global Compact (UNGC),il patto mondiale delle Nazioni Unite, che incoraggia le società a promuovere attivamente i principi di condotta etica e di business responsabili formato da aziende provenienti da 160 paesi.

L’azienda ha raggiunto il sesto posto della classifica generale dell’Integrated Governance Index (IGI) e si è attestata al quinto posto nella categoria speciale dedicata alle risorse umane nell’indagine condotta da ETicaNews e Top Legal che misura il grado di integrazione delle tematiche ESG (Enviromental, Social, Governance) nelle strategie aziendali. Poste Italiane ha integrato i principi ESG anche nelle politiche di assicurazione: Poste Vita ha infatti aderito ai Principles for Sustainable Insurance (PSI) definiti dalle Nazioni Unite, con l’obiettivo di diventare una delle realtà più influenti nella diffusione di una cultura sostenibile nelle operazioni assicurative. L’azienda guidata da Matteo Del Fante è tra le aziende europee che vantano un punteggio più elevato dell’indice di diversità di genere (Gender diversity index, GDI) fra i maggiori Gruppi del listino Stoxx Europe 600 come riconosciuto da “European Women on Boards” (Ewob) ed è inoltre entrata nel prestigioso Bloomberg 2020 Gender-Equality Index.

A coronamento dei risultati fin qui raggiunti, Poste Italiane nel novembre scorso ha riunito a Roma per il terzo Forum Multistakeholder più di 400 rappresentanti delle comunità territoriali, del mondo finanziario e delle società di rating, delle associazioni di categoria e delle organizzazioni sindacali, del terzo settore, del mondo delle imprese e delle professioni e dei dipendenti, per condividere i valori di responsabilità sociale e la strategia 2020 con tutti i soggetti coinvolti nell’attività dell’azienda.

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