Pressione fiscale al 45,3% nel 2013: +0,8 punti rispetto al 2012

Pressione fiscale al 45,3% nel 2013

ROMA –  Un anno fa la cura da cavallo ad un’Italia ad un passo dalla bancarotta era inevitabile. I sacrifici decisi dal governo Monti sono stati pesanti e in gran parte favoriti dall’aumento della tassazione. A quanto scrive il Sole 24Ore domenica 23 dicembre però, ciò ha comportato che la pressione fiscale nel 2013 raggiungerà il picco record del 45,3% del Pil.

Scrive il Sole 24Ore:

“A fine 2008, l’anno in cui il governo Berlusconi è subentrato al governo Prodi, il peso di tasse e contributi sul Pil era a quota 42,6%, contro il 42,7% dell’anno precedente. Nel 2011, anno in cui Berlusconi ha mantenuto il timone di comando fino al novembre, quando lo ha ceduto a Monti, la pressione fiscale era più o meno sullo stesso livello, 42,5 per cento. L’impennata è tutta nel 2012, con il 44,7%, e nel prossimo anno quando si arriverà appunto al 45,3 per cento. Incremento da attribuire all’effetto delle robuste correzioni dei conti pubblici varate nel corso del 2011: le prime due, luglio e agosto a firma del governo Berlusconi, la terza, dicembre (il decreto salva-Italia) del governo Monti. Tre manovre concentrate per oltre due terzi su aumenti delle entrate: da qui l’impennata inevitabile della pressione fiscale, a fronte della caduta del Pil (il denominatore)”.

Gestione cookie