Prodi: "Cina nuova economia di mercato, ma l'euro non si dissolverà"

PECHINO – Romano Prodi, che e' in Cina per partecipare ad un convegno ed ha avuto una serie di incontri con dirigenti cinesi tra cui il vicepremier Li Keqiang, ha affermato di non aver affrontato il problema dell' eventuale acquisto di titoli del Tesoro italiano da parte di entita' cinesi con ''nessuno dei miei interlocutori''.

''Sarebbe stato irragionevole se l' avessi fatto'', ha sottolineato. '''Quando mi e' stato chiesto – ha detto parlando con un gruppo di giornalisti – ho fatto un quadro sereno del nostro Paese, per esempio facendo presente che il nostro deficit e' minimo rispetto a quello degli Usa''.

Prodi ha affermato di ''non sapere nulla'' della proposta di acquisto dei titoli da parte cinesi. Con Li Keqiang, ha proseguito ''abbiamo parlato dei rapporti tra Cina ed Europa, soprattutto con riferimento al Medio Oriente e al Mediterraneo e naturalmente euro, ma non sui titoli''.

''Abbiamo fatto queste discussioni generali che sono utili ma che non entrano per nulla nel problema dei titoli…mi chiedo se sono piu' patriottici gli italiani che li vendono o i cinesi che li comprano? Mi sembra una domanda seria…''. '

'Salvo aver parlato bene del mio Paese non ho assolutamente toccato questi temi…anche perche' se lo facessi, il governo farebbe tutto il contrario'', ha concluso, scherzando, il professore.

Romano Prodi ha affermato oggi di ''non credere assolutamente'' che l' euro ''si dissolvera'. In un' intervista alla televisione di Stato cinese, il professore ha affermato che la moneta unica ''conviene a tutti, compresi i tedeschi… loro lo sanno, e' la loro forza, alla fine lo difenderanno''. ''Quando c'era il marco tedesco non hanno mai avuto un avanzo come quello che hanno oggi, perche' appena il surplus cresceva, c' era una svalutazione''.

''Per le nuove generazioni'', ha aggiunto Prodi, ''e' una cosa difficile da concepire, e' la loro moneta. E' come se la Cina rinunciasse allo yuan''. ''La Cina ha sempre sostenuto l' euro.

Il presidente Jiang Zemin (predecessore dell' attuale, Hu Jintao), mi disse che la Cina non voleva vivere in un mondo dominato da un solo padrone, intendendo chiaramente che la creazione dell'euro avrebbe aperto la strada al pluralismo e ad un ruolo internazionale dello yuan'', ha ricordato Prodi

Il riconoscimento alla Cina dello status di economia pienamente di mercato, richiesto oggi dal premier cinese Wen Jiabao all'Europa, ''va proposto dall'Unione europea prima che lo propongano gli Usa''. Lo ha detto Romano Prodi, parlando a Pechino con un gruppo di giornalisti. ''E' un ragionamento molto semplice'', ha aggiunto il ''professore''.

Secondo Prodi il riconoscimento deve pero' essere fatto in cambio di ''garanzie'' da parte della Cina ''sul rispetto della proprieta' intellettuale e sull'abbattimento delle barriere non tariffarie. ''Il riconoscimento dell'economia di mercato deve venire con garanzie sull'economia di mercato''. ''Non e' una cosa cosi' strana, Chirac (Jacques, l'allora presidente francese) e io l'avevamo proposto nove anni fa'', ha concluso Prodi.

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