Produttività: non c’è accordo tra Confindustria e sindacati

Susanna Camusso (LaPresse)

ROMA  – Dopo 4 ore di confronto non è stato raggiunto un accordo tra i leader delle associazioni di impresa e dei sindacati sul tema della produttività. ”Ci sembra non ci sia stata nessuna accoglienza alle modifiche al testo che abbiamo proposto”, ha detto la leader della Cgil Susanna Camusso lasciando l’incontro.

La leader della Cgil è stata la prima a lasciare la foresteria di Confindustria in via Veneto, dove si è tenuta la riunione tra imprese e sindacati. ”Abbiamo provato a cercare di costruire delle soluzioni”, ha spiegato, aggiungendo che non c’è stata ”nessuna accoglienza” delle modifiche proposte rispetto al testo presentato al tavolo dalle imprese. Imprese che ”si sono riservate di fare una nuova formulazione” della loro proposta da presentare a stretto giro ai sindacati. ”Mi sembra che siamo molto lontani”, puntualizza Susanna Camusso, che tra i punti sollecitati dal suo sindacato indica ”la difesa del potere di acquisto dei salari” ed ”una risposta al Governo che e’ entrato a gamba tesa nella trattativa mettendo in discussione la rappresentativita’ delle parti”.

Oltre alla Camusso, a margine dell’incontro ha parlato anche  il segretario generale della Uil Luigi Angeletti: “Abbiamo chiesto alcune modifiche” al documento presentato dalle imprese e ”vedremo se le risposte saranno coerenti con quello che abbiamo chiesto”. Perché ci sia un accordo, è la posizione della Uil, ”deve esserci scritto chiaramente nel testo che il Governo deve garantire una riduzione delle tasse sui premi di produttività portando l’aliquota al 10%. E deve essere una misura strutturale. Se non lo fa per noi l’accordo non esiste”. Angeletti chiede anche che ”le modifiche degli orari di lavoro devono restare nei contratti nazionali”.

Per il leader della Cisl Raffaele bonanni invece, se le imprese risponderanno positivamente alle richieste dei sindacati sul tema della produttività, la Cisl ”sarà sicuramente d’accordo, perché non vuole perdere le risorse messe in campo dal Governo”.

”Mi sembra importante – dice – che tutti gli imprenditori si siano messi d’accordo tra di loro, accettando l’intesa che già avevamo raggiunto con Confindustria” lo scorso 17 ottobre. E’ importante, sottolinea, ”per non perdere 1,6 miliardi di risorse che possono servire per abbassare le tasse” con sconti fiscali sul salario di produttivit à. Nell’incontro spiega Bonanni, ”abbiamo posto dei problemi di revisione di alcune parti del documento presentato dalle imprese”, che si sono impegnate a ripresentarlo oggi con una nuova formulazione. ”Se troverò le cose che abbiamo chiesto io sarò sicuramente d’accordo”, dice il segretario generale della Cisl.

Il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, parlando anche a nome dei leader di Abi, Ania, Rete Imprese Italia e Alleanza delle cooperative, ha spiegato: ” Non siamo disposti a stravolgere il senso della nostra posizione”.”Io sono sempre per definizione un ottimista e credo si possa trovare un accordo”, ha aggiunto, spiegando che le imprese ”prepareranno un nuovo testo che presenteranno ai sindacati entro domani per una definitiva valutazione”.

‘Questa sera abbiamo illustrato ai sindacati – ha spiegato Squinzi – il documento che avevamo sottoscritto ieri [mercoledì 7 novembre]. I sindacati ci hanno risposto con una serie di osservazioni: alcune le abbiamo condivise e recepite, altre – sottolinea il leader degli industriali – non le condividiamo e non le recepiremo”.

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