Usa, crisi. Boom profitti aziende che lasciano fondi ”parcheggiati” all’estero

NEW YORK, STATI UNITI – Profitti alle stelle per le aziende americane, che sempre piu’ numerose decidono di lasciare i loro fondi ‘parcheggiati’ all’estero, evadendo le tasse negli Stati Uniti.

Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, le 60 maggiori societa’ americane nel 2012 hanno parcheggiato offshore 166 miliardi di dollari, il 15% in piu’ rispetto all’anno precedente ‘nascondendo’ al fisco americano il 40% dei loro profitti annuali.

I profitti esteri delle aziende sono al centro del dibattito per la riforma del codice di imposizione fiscale negli Stati Uniti, con i critici che attaccano: i soldi parcheggiati all’estero sono il risultato di sofisticate manovre per mantenere i fondi in paesi con basse tasse.

Le aziende si difendono affermando che la pressione fiscale e’ piu’ alta negli Stati Uniti rispetto a molti altri Paesi e questo crea una posizione di svantaggio.

Alla fine del 2012 le aziende americane con i maggiori ricavi lasciati all’estero sono state General Electric con 108 miliardi di dollari a fronte dei 102 miliardi del 2011, Pfizer con 73 miliardi di dollari (63 miliardi di dollari nel 2011), Microsoft con 60,8 miliardi di dollari (44,8 miliardi di dollari nel 2011), Merck con 53,4 miliardi di dollari (44,3 miliardi di dollari) e Johnson & Johnson con 49 miliardi di dollari (41,6 miliardi di dollari del 2011).

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