ROMA – Giornata intensa per il destino delle province: il presidente della Repubblica ha invitato a non fermarsi a metà, a proseguire senza ritardi nella loro cancellazione, proprio mentre tutti i consigli provinciali italiani sono rimasti aperti per spiegare ai cittadini cosa sarebbe “un’Italia senza province”. A Bologna per una visita ufficiale, il presidente della Repubblica Napolitano ha invitato a fare di più sulle riforme istituzionali e in particolare ha affrontato il tema province offrendo un punto di vista storico e qualche rimpianto.
“Occorre fare un punto e scegliere una strada. Forse avremmo fatto bene a sceglierla 42 anni fa quando vennero eletti i Consigli regionali, quello era il momento per rivedere altre questioni istituzionali, ora bisogna mettere bene a fuoco il problema e risolverlo con razionalità” ha detto Napolitano di fronte ai consiglieri comunali, regionali e provinciali.
Questi ultimi non avranno fatto salti di gioia nell’ascoltare un così puntuale sostegno alla riforma del governo Monti, che, pur scontando qualche ritardo e qualche incompletezza, riduce sensibilmente il peso di questo livello amministrativo. Le giunte provinciali saranno infatti cancellate, i consiglieri ridotti al massimo al numero di dieci, le competenze trasferite a Comuni e Regioni. L’iniziativa di oggi estesa su tutto il territorio nazionale, mira a coinvolgere le Regioni sull’esempio del Piemonte. La regione amministrata dal leghista Cota è stata la prima e finora l’unica a depositare un ricorso presso la Corte Costituzionale contro il provvedimento. Altre impugnazioni sono state già annunciate.