Economia

Pugno di ferro sugli automobilisti: arrivano le multe da 440 euro per questa cosa che facciamo tutti

Pioggia di verbali agli automobilisti da 440 euro: nei mesi estivi cresce il rischio di subire multe inaspettate, anche a vettura ferma.

Gli automobilisti che trasgrediscono per mancanza di rispetto o per ignoranza un determinato articolo del Codice della Strada rischiano di pagare multe che possono variare dai 223 a più di 440 euro, a seconda della gravità dell’infrazione. E non è tutto: la normativa stabilisce anche la possibilità di subire la rimozione del veicolo (con spese a carico del proprietario). L’automobilista è abituato a dover affrontare sanzioni pecuniarie per infrazioni relative all’eccesso di velocità, al mancato rispetto della segnaletica e al parcheggio vietato.

Negli ultimi anni, gli italiani hanno anche imparato che i vigili multano per guida senza cinture di sicurezza e per l’uso del telefono cellulare senza auricolare o sistema vivavoce durante la guida. Ovviamente, si rischiano multe anche in caso di mancata revisione del veicolo e guida con patente scaduta.

Multe da 440 euro con la trasgressione dell’articolo 157 del Codice della Strada

Ci sono tuttavia anche altre cause che spingono i vigili a emettere multe. Mai sentito parlare della multa per aria condizionata in auto? Mai come quest’anno, gli automobilisti hanno intuito che guidare senza aria condizionata è spesso impossibile. La torrida estate 2024 ha costretto tanti italiani poco avvezzi all’uso dell’aria condizionata in auto a cambiare le loro abitudini.

E, per fortuna, il Codice della Strada non ne vieta l’utilizzo durante la guida. Tuttavia, ogni volta che si accende l’aria condizionata, bisogna rispettare alcune norme. In caso di trasgressione sono infatti previste sanzioni abbastanza salate. La regola da rispettare è espressa nell’articolo 157 bis del Codice della Strada.

Multe da 440 euro con la trasgressione dell’articolo 157 del Codice della Strada Blitzquotidiano.it

Ci sono casi in cui tenere l’aria condizionata accesa in auto non è permesso. L’articolo 157 bis vieta esplicitamente di mantenere il motore e l’aria condizionata accesi durante la sosta del veicolo. Perché? Fondamentalmente perché c’è bisogno di limitare le emissioni di CO2 e gli sprechi di carburante. Ma anche perché un’auto accesa in sosta fa rumore, che potrebbe disturbare inutilmente i passati e le persone che vivono nella sezione della strada in cui il veicolo è in sosta.

Il Codice si esprime così: “È fatto divieto di tenere il motore acceso, durante la sosta del veicolo, allo scopo di mantenere in funzione l’impianto di condizionamento d’aria nel veicolo stesso; dalla violazione consegue la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 223,00 a euro 444,00”.

Le multe, quindi, possono arrivare a più di 440 euro. L’entità della sanzione dipende della gravità dell’infrazione: da quanto dura la sosta, dal contesto in cui la macchina si è fermata e da altri fattori contingenti. Il rischio ulteriore, al di là della multa, è quello di subire la rimozione del veicolo con le spese a carico del proprietario. Il divieto è comunque motivato e giustificabile. Al di là della questione ambientale, non ha senso tenere il motore acceso inutilmente e creare disturbo acustico, specialmente in aree residenziali o tranquille.

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Giuseppe Franza