ROMA – Un dirigente prende in media 118mila euro lordi l’anno, un impiegato poco più di 31mila, un operaio supera di poco (sempre al lordo) i 24mila euro. Sono i dati che arrivano dalla Jp Salary Outlook e che fotografano un Paese appiattito e con un sistema di retribuzioni bloccato in cui solo gli scatti di anzianità sembrano fare la differenza.
Il rapporto, che ha preso in considerazione oltre 66mila profili di lavoratori, considera anche le aree regionali.
- I 118mila vedi di dei dirigenti sono frutto di una media fatta di 107mila di retribuzione fissa e altri 11 mila variabile (quella per esempio legata a incentivi e obiettivi raggiunti). Una quota irrisoria. Essere dirigente conviene, secondo il rapporto, soprattutto al centro, dove la sola quota fissa supera i 113mila euro lordi l’anno contro i 95mila di sud e isole
- I quadri portano a casa una retribuzione media di 56400 mila lordi. Qui la quota fissa sfiora i 54mila. Guadagni sicuri per i quadri soprattutto al Nord che di fisso portano a casa 55mila euro.
- Gli impiegati si fermano a quota 31500. E la quota di retribuzione variabile è irrisoria: circa 300 euro l’anno.
- Gli operai, infine, si fermano in media a 24100 euro lordi annui. Anche qui quasi completamente assente la parte variabile del salario.
Nel complesso nelle nostre aziende tre dipendenti su quattro hanno un salario tra i 18 e i 34 mila euro. Tra i paesi Ue siamo al nono posto. Potremmo fare di meglio.