Quasi rissa tra il Nobel Krugman e gli studiosi Reinhart e Rogoff

Pubblicato il 27 Maggio 2013 - 15:41 OLTRE 6 MESI FA
Quasi rissa tra il Nobel Krugman e gli studiosi Reinhart e Rogoff

Il Nobel per l’economia Paul Krugman

ROMA – Quasi rissa tra il Nobel Krugman e gli studiosi Reinhart e Rogoff. Scivolare dal piano accademico a quello personale è la prova che una controversia sta degenerando in rissa. E’ quanto sembra stia accadendo tra il Nobel all’Economia Paul Krugman e i due studiosi Reinhart e Rogoff. Oggetto della tenzone, le politiche dell’austerity. I termini della contesa, all’ultimo atto: “Professor Krugman, lei è un incivile”; “Voi siete in malafede”. I due studiosi hanno reagito dopo una serie di confutazioni al loro lavoro che l’“hyperbolic Krugman” ha condotto dalle pagine del New York Times.

Ciò che Krugman contesta è un’affermazione perentoria dei due secondo la quale paesi con un rapporto debito/Pil sopra il 90% porta automaticamente a un declino economico: una tesi su cui si fondano i principi dell’austerità come mezzo di risoluzione dei problemi recessivi. Tagli alla spesa pubblica, vuol dire: l’opposto di ciò che vorrebbe Krugman, una politica economica espansiva. Non è solo l’osservazione diretta del fallimento, secondo Krugman, delle politiche fiscali lacrime e sangue.

Il fatto è, e qui il dibattito ha iniziato a trasformarsi in duello rusticano, che l’affermazione di partenza, così come è dichiarata, è falsa, perché procede da dati non corretti. La scoperta dei numeri che non tornavano l’ha fatta uno studente, un dottorando, Thomas Herndon iscritto alla Amherst University. Nel 2012 ha preso carta e penna e ha redatto un “paper” in cui dimostrava il suo punto di vista. Reinhart e Rogoff hanno ammesso l’errore, ma non hanno modificato l’assunto generale. Krugman ne ha dedotto una scorrettezza di metodo:

C’è molta differenza fra l’affermazione secondo cui “Nazioni con un debito superiore al 90% del Pil hanno una crescita minore rispetto ad altri Paesi con un debito al di sotto del 90% del GDP» e la dichiarazione «La crescita cade drasticamente quando il debito eccede il 90% del Pil». La prima affermazione è vera, la seconda non lo è. E R&R hanno in continuazione giocato in modo ambiguo su questa distinzione».