Il buono fruttifero continua ad attrarre i risparmiatori italiani: la convenienza cresce con nuove forme di flessibilità.
Gli italiani preferiscono investire in buoni fruttiferi postali. Una questione di pigrizia? No, il successo dei BFP non può essere spiegato solo prendendo in esame l’abitudine, la comodità e la sicurezza. I buoni fruttiferi postali sono emessi da Cassa Depositi e Prestiti e garantiti dallo Stato italiano, in questo senso sono sempre stati percepiti dai risparmiatori come strumenti di investimento molto sicuri. Inoltre, gli interessi maturati sui BFP sono soggetti a una tassazione agevolata (del 12,5%): una percentuale inferiore rispetto a tanti altri strumenti finanziari simili.
Ad attrarre il risparmiatore è anche la sostanziale assenza di costi di gestione. Lo strumento non prevede infatti commissioni di sottoscrizione, gestione o rimborso. In ultimo, bisogna considerare la loro grande accessibilità. I buoni fruttiferi postali possono essere agevolmente presso gli uffici postali oppure online, con un taglio minimo di acquisto molto basso (si parte da soli 50 euro).
L’altro fattore che rende questi strumenti molto popolari è la loro flessibilità. Esistono infatti tante diverse tipologie di buoni, con durate e rendimenti variabili. Ogni investitore può scegliere l’opzione più adatta alle proprie esigenze e aspettative. Ora si può anche scegliere di investire in buoni fruttiferi postali a quattro anni.
Il BFP Rinnova offre un rendimento annuo lordo del 2,50% garantito nel corso di quattro anni. In definitiva, un’allettante promessa di crescita costante dei risparmi nel medio termine. Consente inoltre agli investitori di accedere ai fondi in qualsiasi momento entro il termine di prescrizione. C’è anche la possibilità di scegliere i buoni dematerializzati, attraverso cui poter più agevolmente monitorare e gestire i propri fondi.
Pochi dubbi che in una fase caratterizzata da grande incertezza economica i BFP, anche nella nuova versione Rinnova a quattro anni, possano rappresentare per investitori e i risparmiatori un riferimento affidabile e conveniente. In particolare, il buono fruttifero postale Rinnova ha il pregio di offrire rendimenti sicuri nel medio termine, sfruttando un tasso annuo lordo del 2,50% per una durata di quattro anni.
Con questo BFP gli investitori hanno sempre la possibilità di richiedere il rimborso del capitale entro il termine di prescrizione. E non è cosa da poco. Ovviamente c’è un vincolo di partenza. Questo buono fruttifero postale è sottoscrivibile da chi ha già uno o più BFP scaduti e rimborsati a partire dal primo gennaio 2024 ed entro il periodo di collocamento del titolo. L’operazione è consentita in un’unica giornata (anche successiva a quella in cui c’è stato il rimborso del titolo scaduto).
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