Rc Auto, risarcimento diretto dalla tua assicurazione: la strada più facile (ma non è legge)

Risarcimento diretto dell’Rc Auto dalla tua assicurazione. La bozza del ddl Concorrenza prevede questa importante novità nei casi di sinistro stradale. Non è ancora legge, perché si tratta ancora di una bozza appunto. Ma, stando ai rumors di Palazzo, i partiti sarebbero tutti favorevoli a questa soluzione.

Rc Auto, risarcimento diretto dalla tua assicurazione

Il motivo per cui tutti sono d’accordo è semplice. Con il rimborso diretto da parte della propria assicurazione si abbasserebbero (e di molto) i tempi per ricevere i soldi. Cioè chi ha diritto al risarcimento sarebbe rimborsato dalla propria compagnia.

L’assicurazione poi potrebbe rivalersi sull’assicurazione del “colpevole” in un secondo momento. Sarebbe quindi un problema dell’assicurazione e non più dell’assicurato. Che avrebbe subito i soldi per poter aggiustare il veicolo senza aspettare le solite lungaggini burocratiche.

Risarcimento diretto anche per le assicurazioni estere

Anche le assicurazioni con sede legale in altri Stati membri sono obbligate ad aderire alla procedura di risarcimento diretto per la responsabilità civile auto. È quanto prevede la bozza del ddl concorrenza, con una modifica al codice delle assicurazioni private, per eliminare un potenziale trattamento discriminatorio a danno delle imprese italiane rispetto alle imprese con sede legale in altri Stati membri, che altrimenti hanno maggiori possibilità di praticare tariffe più basse.

I periti contro il risarcimento diretto

Chi non è d’accordo? I periti. Perché, secondo loro, in questo modo le assicurazioni “spingerebbero” i clienti verso le officine convenzionate. A danno delle altre attività indipendenti. Luigi Mercurio, presidente Aiped (Associazione italiana periti estimatori danni), spiega la propria posizione.

“Perché? Col risarcimento diretto – dice Mercurio – è la compagnia della vittima del sinistro a risarcire il cliente: il debitore fissa l’importo da liquidare al creditore. C’è una forte spinta delle lobby assicuratrici verso la canalizzazione forzata: la compagnia spinge l’automobilista danneggiato verso la carrozzeria convenzionata, che lavora a un prezzo della manodopera fissata dall’assicurazione”.

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