Rc auto troppo care: l’Isvap chiede di ridurre le tariffe tra il 15 e il 18%

Le assicurazioni delle auto costano troppo, per questo l’e autorità del settore chiedono un abbassamento delle tariffe. L’Isvap (Istituto per la Vigilanza delle Assicurazioni Private e di Interesse Collettivo) ha infatti presentato con una lettera a governo e Parlamento un pacchetto di interventi normativi nel settore della Rc Auto volti a ridurre le tariffe.

L’autorità, si legge in una nota, ”ritiene che il complesso di questi interventi possa contribuire a contenere il costo della Rc Auto nella misura prudenziale del 15-18% e a realizzare nel contempo l’equilibrio tecnico del ramo nel medio periodo”.

Il pacchetto contiene, tra l’altro, interventi proposte sul trattamento delle macro e micro lesioni e sul contrasto delle frodi, oltre all’abolizione del tacito rinnovo.

La segnalazione, si legge in un comunicato, chiude la fase di confronto aperta nel luglio scorso dall’Autorità, prima con l’Ania e i principali gruppi assicurativi operanti nel settore, e successivamente con le associazioni dei consumatori più rappresentative.

Nel 2009 il mercato ha ricevuto complessivamente 110 mila reclami mentre l’Isvap ha irrogato quasi 60 milioni di sanzioni, 50 dei quali per violazioni della disciplina Rc Auto. A partire da giugno, 14 istruttorie nei confronti di altrettante imprese per violazione dell”’obbligo a contrarre” sono state aperte dall’Autorità, che è anche intervenuta per contrastare il fenomeno delle cosiddette disdette massive dei contratti specialmente al Sud.

Il pacchetto di proposte d’intervento inviato a Governo e Parlamento e consultabile sul sito web dell’Isvap spazia dalla questione del danno alla persona al risarcimento diretto, dal contrasto alle frodi all’abolizione del tacito rinnovo.

In particolare, il pacchetto contiene tra l’altro proposte riguardo alla questione del trattamento delle macro e micro lesioni: 1) per le prime, un intervento normativo sulla tabellazione delle menomazioni e del relativo valore dei punti d’invalidità per uscire dalla attuale fase di incertezza giurisprudenziale; 2) per le seconde, la cui incidenza sul totale è preponderante, una riflessione per stroncare comportamenti scorretti dei professionisti medico legali attraverso il potenziamento delle Commissioni Regionali miste.

Riguardo al Risarcimento Diretto, si propone il ripristino della esclusività della procedura in modo da fugare le incertezze sollevate dalla sentenza pronunciata in materia dalla Corte Costituzionale nel 2008, mentre riguardo al contrasto delle frodi, la dematerializzazione del contrassegno assicurativo per prevenire il fenomeno della falsificazione e della contraffazione, l’inasprimento delle sanzioni per chi viene trovato sprovvisto di assicurazione, l’istituzione di una specifica Unità Antifrode.

Riguardo al Tacito Rinnovo, si punta alla sua abolizione al fine di stimolare i meccanismi concorrenziali e la mobilità dei consumatori. Sono inoltre in fase di approfondimento da parte dell’Autorità proposte di ulteriori interventi normativi, in particolare con riferimento al sistema del Bonus Malus.

Tale sistema, infatti, è stato introdotto in un contesto (regime di tariffa amministrata e frequenza sinistri circa doppia rispetto all’attualità) non più attuale; il suo meccanismo di funzionamento porta a una crescente concentrazione degli assicurati nelle prime tre classi di merito con conseguente perdita di significato delle attuali graduatorie valutative e inevitabile penalizzazione per gli automobilisti virtuosi.

L’Isvap sta avviando un apposito tavolo tecnico per l’esame del problema con le imprese.

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