Rcs, Bazoli: “L’aumento di capitale si farà”

MILANO – Giovanni Bazoli rompe gli indugi e primo tra i grandi soci Rcs dà per certo un aumento di capitale del gruppo del Corriere della Sera. L’entità della ricapitalizzazione verrà definita dalle esigenze del nuovo piano allo studio e atteso in Cda, si apprende, il 19 dicembre. Le parole del presidente di Intesa hanno però effetti dirompenti, per quanto l’ipotesi aumento fosse già nell’aria e ”non esclusa a priori” dallo stesso presidente Rcs Angelo Provasoli.

Una ricapitalizzazione metterà infatti alla prova la tenuta del patto. E la presenza fuori patto di due soci con quote importanti e potenza di fuoco, Giuseppe Rotelli (al 16,5% dei voti) e Diego Della Valle (all’8,7%), infiamma la Borsa sul possibile riassetto. Dopo vari strappi al rialzo il titolo Rcs ha chiuso a Piazza Affari in rialzo del 11,62% a 1,45 euro. L’ipotesi di un aumento Rcs negli ultimi tempi aveva fatto immaginare defezioni in massa nel patto, vuoi per gli equilibri così diversi dal riassetto post-Romiti, vuoi per la difficile crisi economica.

Lo stesso patto aveva raccomandato solo un mese fa all’A.d Pietro Scott Jovane di avere, in pratica, molta cautela nella richiesta di fondi a sostegno del piano. Qualcosa sembra però cambiato, anche se un ruolo defilato dei soci minori resta probabile. Ad esempio, il primo socio Mediobanca (13,7% del capitale votante) a fronte di un piano credibile secondo quanto filtra al momento sembra pensare che seguire l’aumento di capitale sia naturale.

Non è chiaro cosa farà Fiat (10,3%), ma è pur vero che ultimamente su Rcs si è mossa molto in armonia con Piazzetta Cuccia. Fuori patto, invece, in settimana si è detto ”prontissimo” a far la propria parte Della Valle. Lo stesso si può immaginare di Rotelli, da tempo a favore di una ricapitalizzazione. Nei prossimi mesi e quando Jovane alzerà il velo sul piano, comunque, si chiariranno meglio anche le singole posizioni.

”In questa operazione di aumento di capitale noto un grande interessamento dei soci sia grandi, medi e anche qualche piccolo – ha affermato del resto anche il presidente Provasoli -. Ci saranno, magari, dei cambiamenti negli assetti, ma non spetta a me fare previsioni su ciò che potrà avvenire”.

”Guardo con ottimismo al rapporto che c’è fra i soci ma sui loro rapporti io non interferisco – ha aggiunto -. Ciò che vedo è che i soci sono molto coesi e ciò mi fa piacere. C’è in loro un vivo interessamento al futuro di Rcs”. Non e’ chiaro se nel rally oggi di Rcs in Borsa abbiano giocato ancora mani forti in manovra sul titolo, dopo che il rally estivo era stato guidato dai rastrellamenti di Della Valle. Il mercato potrebbe pero’ aver ascoltato anche le sirene dell’offerta sul pacchetto Benetton (5,1%) a 3 euro per azione annunciata da Alessandro Proto. L’immobiliarista ha inviato la proposta a Edizione per conto di un patto con un supposto 2,77% del capitale, ma Consob ritiene che questo accordo sia tutto da verificare (quanto a quote e partecipanti, un documento alla Commissione ovviamente e’ arrivato).

E gli accertamenti già in corso su altre dichiarazioni di Proto si arricchiscono dunque di un nuovo filone. In Rcs ”credo che ci sarà un aumento di capitale”, ha detto nel dettaglio Bazoli, che nel patto in realtà rappresenta la Mittel (per Intesa nel patto partecipa Enrico Cucchiani). ”Sarà uno dei corollari dell’adozione del piano industriale – ha spiegato il banchiere -. Mi pare che l’orientamento espresso nell’assemblea convocata in seguito alle svalutazioni e’ che si sia deciso di aspettare il piano industriale”. L’A.d di Rcs Pietro Scott Jovane, ha spiegato Bazoli, ”sta gia’ lavorando in questo senso: ha gia’ presentato le linee guida ma senza che queste si traducano in quantificazioni e determinazioni di quello che poi sara’ l’aumento di capitale”.

Insomma: ”ci sarà una ricapitalizzazione”, ma ” ma le entità”sono tutte legate alle esigenze che risulteranno a seguito dell’approvazione” del piano.

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