MILANO – Rcs. Elkann: “Calabresi, al Corriere non ci vai”. Nuovo direttore, rischio Opa. Grande azionista del Corriere della Sera, John Elkann ha definitivamente accantonato la candidatura di Mario Calabresi, oggi direttore de La Stampa, per sostituire Ferruccio De Bortoli alla guida del Corriere della Sera.
Calabresi, come riporta l’agenzia Prima Comunicazione (e riferita sullo stesso Corriere), elegantemente si mette sull’attenti e rigira con spirito di servizio il senso di un’effettiva trombatura a una promozione di carriera che aveva accarezzato e che i media davano per fatta:
Ho detto a John Elkann, che mi ha chiesto di rimanere alla Stampa , che sarei stato felice di continuare a lavorare in questa editrice dove siamo riusciti a far tornare i conti in pareggio, siamo impegnati nell’operazione Stampa – Secolo e abbiamo un piano di sviluppo digitale che mi affascina moltissimo. (Prima Comunicazione).
La scelta del nuovo direttore, in ogni caso, prelude al rischio concreto che la lista di maggioranza costituita nel cda debba lanciare un’Opa vincolante per giustificare il patto a termini di legge: il fatto è che Giovanni Bazoli sta spingendo Banca Intesa con la sua importante partecipazione tra le file della maggioranza costituitasi in lista e partecipare alla scelta del nuovo direttore. Spiega l’operazione e i relativi rischi Giovanni Pons su Repubblica.
«Abbiamo partecipato alla sottoscrizione di questa lista di maggioranza perché abbiamo avuto l’impegno degli altri a che la scelta del nuovo direttore del Corriere risponde a tre criteri precisi», ha detto ieri Giovanni Bazoli, presidente di Intesa Sanpaolo. I criteri sono: «Una scelta di qualità, che assicuri indipendenza del Corriere nella sua linea tradizionale. Ho ricevuto queste tre garanzie e allora ho ritenuto di proporre che anche noi ne facessimo parte, nella fiducia che ci possa essere un rinnovamento e uno sforzo positivo per il futuro di Rcs».
Le parole di Bazoli sollevano però un problema, tecnico ma non di poco conto e di cui la Consob potrebbe occuparsi. Se il patto tra il 38,5% del capitale Rcs ha riguardato non solo la presentazione di una lista comune per il rinnovo del cda ma anche la scelta del futuro direttore del Corriere della Sera , che rientra tra i compiti del consiglio e non degli azionisti, allora si sta parlando di un patto a tutto tondo e questo potrebbe dare origine al lancio di un’Opa. Il fatto che siano stati decisi dei criteri generali per la scelta del direttore può essere considerata comunque vincolante e a questo punto spetterà agli uomini di Giuseppe Vegas stabilire l’inquadramento normativo. (Giovanni Pons, La Repubblica).