Rcs chiude il 2009 con ricavi ed Ebitda in calo in un contesto di crisi del mercato pubblicitario e di generali difficoltà del settore, ma il piano di interventi sui costi supera gli obiettivi fissati per l’anno mettendo le ali al titolo.
Migliora anche l’indebitamento grazie «in particolare ad una costante ed attenta gestione dei flussi operativi», si legge in una nota sui risultati preliminari.
Il gruppo editoriale ha realizzato nel 2009 un Ebitda prima delle poste straordinarie di 133 milioni, in calo dai 271 milioni dell’anno precedente. Al netto degli oneri e proventi non ricorrenti l’Ebitda è pari a circa 36 milioni.
I ricavi consolidati si attestano a 2,2 miliardi circa, in calo del 17% rispetto al 2008. La flessione è attribuibile ai ricavi pubblicitari che comunque nell’ultima parte dell’anno – in particolare sui quotidiani – hanno registrato un rallentamento della forte contrazione, sottolinea la nota.
Positiva la raccolta pubblicitaria dalle attività online. Gli oneri legati al piano di interventi ammontano a circa 109 milioni a fronte di proventi per 12 milioni circa. L’indebitamento finanziario netto migliora di circa 90 milioni rispetto al 31 dicembre 2008 attestandosi a circa 1,057 miliardi. A fine settembre ammontava a 1,122 miliardi.
Il piano di interventi – posto in essere dal gruppo sia in Italia sia all’estero per contrastare la crisi generale e settoriale – ha portato nel 2009 a risparmi superiori a quanto preventivato, pari a circa 159 milioni rispetto all’obiettivo prefissato di 130 milioni, «grazie anche all’accelerazione temporale di alcuni risparmi inizialmente previsti per il 2010 e il 2011».
Parallelamente all’implementazione del piano sui costi, il gruppo prosegue e rafforza l’impegno multimediale per lo sviluppo di sinergie tra testate storiche e nuovi prodotti e verso nuove forme di fruizione dei contenuti.