Rcs: scendono le banche, Diego Della Valle secondo azionista dopo Fiat

Rcs: scendono le banche, Diego Della Valle secondo azionista dopo Fiat
Rcs: scendono le banche, Diego Della Valle secondo azionista dopo Fiat

MILANO –  Rcsl’assemblea ha varato il riassetto, con conversione delle azioni risparmio in ordinarie, e la nuova governance. Non emerge alcun colpo di scena quanto all’integrazione del Consiglio di amministrazione: entra il numero uno di Flammarion, Teresa Cremisi, e viene confermato Attilio Guarneri per le minoranze.

A sei mesi dallo scioglimento del patto, inizia invece a rimescolarsi l’azionariato, dove spicca la discesa delle banche. Mediobanca, già primo socio con il 15%, è scesa all’8,7% (in Consob figurava da febbraio al 9,9%), mentre Intesa Sanpaolo passa dal 6,5% al 5,1%. E così Diego Della Valle – pur fermo al 9% -, diventa il secondo socio di Rcs alle spalle di Fiat (20,55%), anche se poi all’assemblea non partecipa, neppure per delega.

Con le nuove regole di governance, al prossimo rinnovo del Cda tra un anno due terzi dei consiglieri andranno alla lista di maggioranza, e un terzo andrà alle minoranze, in proporzione ai voti. Il presidente Rcs, Angelo Provasoli, non pensa però si vada così a una lotta su chi sia di maggioranza e chi no. Quanto alla presidenza, dopo mesi di voci su un possibile cambio, Provasoli ha indicato che sicuramente resterà fino a fine mandato, tra un anno.

In assemblea l‘amministratore delegato Pietro Scott Jovane ha ribadito invece l’obiettivo di 250 milioni di dismissioni entro fine 2014, dopo la vendita di attività per 154 milioni già effettuata, da realizzarsi con le radio Finelco, le attività televisive in Spagna o cedendo altri asset. Il manager ha poi negato che il direttore del Corriere della Sera Ferruccio de Bortoli sia in uscita. “La nomina e la revoca del direttore sono di esclusiva competenza del cda e tale tema non è mai stato posto in discussione nell’ambito del consiglio”.

Ancora sul quotidiano di via Solferino, Jovane ha poi parlato di Corriere.it:

“Recentemente abbiamo raggiunto punte che ci hanno portato ad essere il primo sito di informazione in Italia. In questi giorni abbiamo superato per la prima volta nella nostra storia il sito di Repubblica” e dopo le incertezze iniziali il nuovo sito del Corriere, “ha recuperato i livelli della fase pre-lancio e li ha superati”.

Le parole del manager provocano la reazione del gruppo Espresso che, pur senza citarlo, spiega che

”in base ai dati Audiweb, gli unici dati ufficiali di rilevamento delle audience di internet in Italia, Repubblica.it si conferma come il primo sito di informazione in Italia e nel corso del primo trimestre 2014 la sua leadership si è ulteriormente rafforzata”.

Per il resto, la fotografia dell’azionariato Rcs emersa in assemblea non ha riservato grandi sorprese: i Pesenti hanno limato la quota dal 3,82% al 3,37%. E dopo il fondo Invesco al 4,51%, è spuntato un altro grande fondo nel capitale, Neptune Investments, con il 2,15%. Quanto alla quota dei Rotelli, al 3,37%, “è stabile. Non si dismette assolutamente nulla”, ha segnalato Claudio Calabi, presidente della holding di famiglia, Pandette.

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