Bankitalia, Italia fuori da recessione nel 2013. Ma salari in calo fino a 2014

Il Pil italiano resterà in calo nel 2012 e nel 2013, ma la recessione l’anno prossimo finirà. Lo dice Bankitalia nel suo bollettino economico. Aggiungendo però che i salari continueranno a scendere fino al 2014.
Ignazio Visco (Foto Lapresse)

ROMA – L’Italia uscirà dal tunnel della recessione nel 2013. Lo dice Bankitalia. Positiva ma non troppo: il Pil, infatti, resterà negativo anche nel prossimo anno, in calo del 2,4% nel 2012 e dello 0,7% nel 2013. E gli stipendi si ridurranno sempre di più almeno fino al 2014.

Nel secondo trimestre dell’anno il reddito disponibile delle famiglie italiane è sceso ancora in termini reali, in calo, nella prima metà dell’anno, del 3,9% rispetto allo stesso periodo del 2011.

E la situazione lavorativa non andrà meglio: secondo il bollettino di Bankitalia resta “sfavorevole”: nel secondo trimestre dell’anno è continuato a crescere il numero di persone in cerca di lavoro, con il tasso di occupazione salito al 10,5%, in aumento di tre punti rispetto ad un anno fa.

La situazione peggiora soprattutto tra le persone tra i 15 e i 24 anni: in questa fascia d’età il tasso di disoccupazione è salito di 6,6 punti percentuali, portandosi al 33,9 per cento.

Nel secondo trimestre dell’anno si è arginata l’uscita degli investitori esteri dai portafogli di titoli di Stato italiani. Nell’ultimo trimestre, sottolinea Bankitalia, i rendimenti di titoli di Stato sono diminuiti su tutte le scadenza, soprattutto a settembre.

Sono calati anche i rendimenti delle obbligazioni delle banche e delle imprese. Complessivamente, nel primi sette mesi del 2012 gli investitori esteri hanno disinvestito i propri soldi in obbligazioni italiane a medio e lungo termine per 74,8 miliardi, mentre hanno fatto acquisti di titoli a breve termine e di azioni e fondi comuni per 31,9 miliardi.

 

 

 

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