Dal 15 giugno Italia Viva inizierà la raccolta firme per l’abolizione del reddito di cittadinanza.
“Dal 15 giugno – scrive sui social il presidente di Italia Viva Ettore Rosato – partiamo per la raccolta di firme per l’abolizione del reddito di cittadinanza. Strumento sbagliato, va riscritto tutto. Siamo al paradosso che spendiamo un sacco di soldi ma ci sono poveri senza aiuto, disoccupati senza proposte di lavoro, aziende senza lavoratori, più lavoro nero. Ci vogliono più soldi per la lotta alla povertà, risorse direttamente alle aziende che assumono, più soldi in busta paga a chi lavora”.
Giuseppe Conte: “Meloni e Renzi si intendono, forti con i deboli”
“Meloni e Renzi si intendono benissimo, soprattutto su un punto: forti con i deboli e molto sensibili, invece, verso gli interessi di chi già conta, e tanto. Orgogliosi di dare voce a chi, per questa politica lontana dalla realtà, è solo un rumore di fondo. A chi per loro non conta”.
Lo scrive il presidente del M5s, Giuseppe Conte, in un post su Facebook. “Al peggio non c’è mai limite. Non solo non si interessano delle persone in difficoltà, ora le umiliano anche. Santanchè, compagna di partito di Giorgia Meloni, va in tv a puntare il dito contro un ex imprenditore in situazione di difficoltà, che percepisce il reddito di cittadinanza. Lo umilia pubblicamente accusandolo di non essere un esempio dignitoso per i suoi figli e intimandolo di andare a lavorare perché è ‘robusto’ e ‘paffuto’. Nessuna attenzione verso la sofferenza, nessun senso di umanità. Un piano ben preciso, quello degli esponenti di Fratelli d’Italia: togliere a chi non ha per dare a chi già ha e tanto. Sono dei Robin Hood al contrario. Tanto che alcune settimane fa il partito di Meloni ha lanciato una brillante proposta: togliere reddito e pensioni di cittadinanza agli italiani che non riescono a sopravvivere per investire sulle armi, con occhio molto attento alle lobby di settore. Nella guerra agli ultimi, spicca anche il redivivo Renzi, che non accetta mai di farsi superare, soprattutto negli errori: ha appena annunciato di voler raccogliere le firme per togliere a centinaia di migliaia di famiglie, di giovani precari, anziani e disabili un reddito che gli permette di arrivare a fine mese. Il programma è già pronto: un giorno sarà ai banchetti per togliere aiuti alle fasce di popolazione in difficoltà economica e un altro in Arabia Saudita per continuare le sue conferenze lautamente retribuite che magnificano il rinascimento democratico, giusto per arrotondare lo stipendio da senatore”.
I dati dell’Inps: ad aprile i beneficiari sono stati 1,19 milioni
Ad aprile 2022, i nuclei beneficiari di Reddito e Pensione di Cittadinanza sono stati 1,19 milioni in totale (quasi 1,09 milioni RdC e 103mila PdC), con 2,65 milioni di persone coinvolte e un importo medio erogato a livello nazionale di 561 euro.
Lo rileva l’Inps nell’Osservatorio sul Reddito di cittadinanza sottolineando che nel mese la spesa è stata di 668 milioni di euro. La gran parte delle famiglie risiede al Sud e nelle Isole con 783.924 nuclei e 1.851.446 persone coinvolte (590,61 l’importo medio in queste Regioni).
La platea dei percettori di reddito e di pensione di cittadinanza – sottolinea l’Inps – è composta da 2,31 milioni di cittadini italiani, 238mila cittadini extra comunitari con permesso di soggiorno UE e quasi 90mila cittadini europei. Per i nuclei con presenza di minori (oltre 392mila, con 1,44 milioni di persone coinvolte), l’importo medio mensile è di 687 euro, e va da un minimo di 589 euro per i nuclei composti da due persone a 745 euro per quelli composti da cinque persone.
I nuclei con presenza di disabili sono quasi 207mila, con oltre 482mila persone coinvolte. L’importo medio è di 492 euro, con un minimo di 379 euro per i nuclei composti da una sola persona a 707 euro per quelli composti da cinque persone.
La distribuzione per aree geografiche relativa vede 450mila beneficiari al Nord (in 231.508 famiglie) , 348mila al Centro (in 175.952 famiglie) e 1,85 milioni nell’area Sud e Isole ( in 783.924 famiglie). Nella sola provincia di Napoli ci sono 170.649 famiglie con il Reddito o la Pensione di cittadinanza per 454.562 persone coinvolte. Nel corso del primo quadrimestre, le revoche hanno riguardato circa quasi 24mila nuclei e le decadenze sono state oltre 158mila.