Redditometro: rifiuta di mettere il microchip ai cani per paura dei controlli

Pubblicato il 21 Gennaio 2013 - 19:20 OLTRE 6 MESI FA
Microchip al cane, c’è chi non vuole metterlo per paura del redditometro

ROMA – Il microchip ai cani avrebbe dovuto metterlo. Invece si è rifiutato di iscrivere i suoi cuccioli all’angrafe per paura di incappare nei controlli previsti dal nuovo redditometro. A raccontare la vicenda di un proprietario di cani è  l’Associazione nazionale medici veterinari (Anmvi), che denuncia l’accaduto come ”una evidente distorsione del rapporto tra sanità veterinaria e fisco, l’ultima prova in ordine di tempo dell’urgenza di togliere le spese veterinarie dal redditometro”.

Per i veterinari, insomma, la colpa è del fisco e non di chi vuole sottrarsi ai controlli. L’identificazione del cane con microchip e la sua registrazione nell’anagrafe regionale canina sono obbligatorie, ricorda infatti l’associazione, ma ‘‘l’Agenzia delle Entrate vanifica gli sforzi di osservanza delle leggi di sanità animale: è solo l’ultimo assurdo aneddoto che testimonia lo strabismo istituzionale di un governo che da un lato lavora alla sanita’ veterinaria e dall’altro la distrugge”.

”E’ urgente un interessamento del ministero della Salute presso il dicastero delle Finanze”, sottolinea quindi l’Anmvi, annunciando che il presidente dell’associazione, Marco Melosi, ha chiesto un incontro urgente al ministro della Salute Renato Balduzzi”.