Regione Liguria e gioco d’azzardo, Giovanni Toti coi tabaccai: rinvia la norma anti-slot machine

Regione Liguria e gioco d'azzardo, Giovanni Toti coi tabaccai: rinvia la norma anti-slot machine
Regione Liguria e gioco d’azzardo, Giovanni Toti coi tabaccai: rinvia la norma anti-slot machine

GENOVA – Un nuovo stop alla legge contro il gioco d’azzardo arriva in Liguria dal governatore Giovanni Toti. Il presidente della Regione si pone al fianco delle associazioni di tabaccai e contro le direttive votate dai Comuni, rimandando così di un altro anno l’avvio della legge contro il gioco d’azzardo che sarebbe dovuta entrare in vigore il prossimo 2 maggio. Eppure per Toti questo è un dietrofront, dato che lui e la sua giunta avevano votato a maggioranza la legge, che impone limiti stringenti proprio sul gioco d’azzardo per contrastare la ludopatia.

Tommaso Fregatti sul quotidiano Il Secolo XIX scrive che Toti ha preso la parola durante una convention organizzata a genova dalla Federazione Tabaccai:

“Non credo che distruggere le reti di commercio aiuti un malato di gioco. Diciamo no a interventi che fanno chiudere i piccoli esercizi e aprire mini casinò. La storia del nostro paese è fatta di negozi come sono i bar e i tabaccai. La ludopatia è un tema importante ma bisogna intervenire con misura ed equità. Nelle prossime settimane prorogheremo la legge vigente per aprire un confronto con le categorie e cambiarla”.

Tra i limiti previsti dalla legge, che lo stesso Toti aveva votato nello scorso consiglio regionale, c’è quello di una distanza di almeno trecento metri per i locali che ospitano slot machine da luoghi sensibili, quali scuole, campi sportivi e chiese:

“Per questo è scattata la levata di scudi delle varie associazioni di categoria che paventano un rischio occupazionale per almeno tremila persone. Dal momento che dai videopoker arriva circa un terzo degli incassi di bar e tabaccherie. Lorenzo Verona, vice presidente dell’associazione di gestori slot Astro si dice «pronto al confronto per realizzare una riforma che possa coniugare gli interessi della popolazione, degli operatori del gioco lecito e contrastare effettivamente quello illegale». All’incontro ha partecipato anche l’assessore allo Sviluppo economico Edoardo Rixi che ha ribadito come «la moratoria serva a tutelare l’occupazione e un tessuto produttivo importante per la nostra regione»”.

Gli esponenti del Pd in Regione Liguria non hanno accolto con piacere il dietrofront di Toti e Sergio Rossetti, consigliere del Pd e già assessore alle Finanze della precedente giunta Burlando, ha chiesto un ripensamento ed evidenziato un importante dato:

“I comuni che hanno utilizzato questa norma per i regolamenti hanno ottenuto una notevole diminuzione nell’offerta del gioco d’azzardo. Rinviarne l’applicazione di nove mesi non comporterà, invece, alcun beneficio. Sono davvero curioso di vedere come si comporterà la giunta Toti tra un anno quando dovrà affrontare nuovamente il problema. Sembra ormai che il presidente agisca pensando più alla campagna elettorale che alle reali esigenze dei cittadini”.

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