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Renzi: deficit 2,2% nel 2016. Debito giù e bilancio pari…

di Alberto Francavilla |18 Settembre 2015 20:33

Renzi e Padoan dopo il cdm (foto Ansa)

ROMA – Il rapporto deficit/Pil nel 2016 sarà del 2,2%. E senza le clausole di salvaguardia dell’Unione Europea sarebbe dell’1,4%. I numeri sciorinati da Matteo Renzi e dal ministro Pier Carlo Padoan mostrano un quadro ottimista in previsione futura. La metafora del premier è stradale: “Se il 2015 è stato l’anno della svolta, il 2016 sarà quello dell’accelerata”.

Ecco cosa ha detto Renzi dopo il Consiglio dei Ministri: “Si aspettavano un dato più basso della nostra crescita, ma oggi molti indicatori dicono che l’Italia è ripartita e il Def non può che fotografare lo stato dell’arte, una crescita più alta, +0,9%” per il 2015.

Questo invece è quello che ha detto Padoan: “Dal 2016 il debito comincerà a scendere, era dal 2007 che non accadeva, è una zavorra che cominciamo ad alleggerire”.

I numeri delle stime del ministero dell’Economia: il rapporto debito/Pil si attesterà nel 2015 al 132,8% e nel 2016 scenderà al 131,4%, per la prima volta in calo dal 2007.

Il 2016 si chiuderà con una crescita del Pil dell’1,6% e un rapporto deficit/Pil programmatico del 2,2%. Ad aprile le stime del governo indicavano una crescita dell’1,4% e un deficit/Pil programmatico dell’1,8%.

Il pareggio di bilancio slitta ancora rispetto alle stime del Def. Nella Nota di aggiornamento del Def, approvata in consiglio dei ministri, l’obiettivo viene infatti spostato dal 2017 al 2018.

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