Ricariche telefoniche, interrogazione di Emma Pavanelli (M5s): "Perché paghi 10 euro e il credito è solo 9?" Ricariche telefoniche, interrogazione di Emma Pavanelli (M5s): "Perché paghi 10 euro e il credito è solo 9?"

Ricariche telefoniche, interrogazione di Emma Pavanelli (M5s): “Perché paghi 10 euro e il credito è solo 9?”

Ricariche telefoniche, interrogazione di Emma Pavanelli (M5s): "Perché paghi 10 euro e il credito è solo 9?"
(Foto Ansa)

ROMA – Ricariche telefoniche: perché paghi dieci e ti danno un credito di nove euro? E’ questo il tema dell’interrogazione depositata mercoledì 20 novembre dalla senatrice M5s Emma Pavanelli al ministero dello Sviluppo economico. 

“Oggi ho depositato un’interrogazione per fare chiarezza sulle nuove modalità di ricariche  telefoniche che, senza dare scelta al cliente, trattiene un euro dai tagli di ricarica più bassi”, ha spiegato la senatrice umbra in un comunicato in riferimento alla novità che, a fronte di una ricarica da 5 o da 10 euro viene dato un credito di 4 o 9 euro. “Al ministero dello Sviluppo economico  – conclude la senatrice – chiedo se questa può considerarsi una pratica corretta e a garanzia del consumatore”. 

Proprio in relazione a tale pratica pochi giorni fa il Codacons (associazione per la difesa dei diritti dei consumatori) ha depositato un esposto ad Agcom e Antitrust con l’ipotesi di pratica commerciale scorretta nei confronti delle maggiori compagnie telefoniche italiane. 

“Dopo le bollette a 28 giorni, le compagnie telefoniche sembrano essersi ingegnate per trovare nuovi espedienti finalizzati ad ottenere guadagni ingiusti e aggiuntivi sulle spalle dei propri clienti. Al centro della denuncia dell’associazione le ricariche telefoniche offerte dai tre gestori, che di recente hanno modificato i tagli da 5 o 10 euro finora utilizzati dagli utenti per ricaricare il proprio credito, sostituendoli o affiancandoli con delle ricariche cosiddette premium”. (Fonte: Codacons)

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