Sempre più ricchi i “Paperoni” italiani: sfondata quota 900 miliardi

Pubblicato il 4 Ottobre 2010 - 15:51 OLTRE 6 MESI FA

Sempre più ricchi ma senza esagerare: nel 2010 e nel 2011 i ‘Paperoni’ italiani continueranno ad accumulare ricchezza nei loro ‘depositi’ anche se con tassi di crescita inferiori rispetto al boom dello scorso anno. E per i loro banchieri sono previsti utili lordi in flessione di 200 milioni di euro.

Sono le previsioni dell’osservatorio trimestrale sul private banking di Price Waterhouse Coopers (Pwc) Advisory. Secondo Pwc, alla fine del 2010 la ricchezza delle 693 mila famiglie ‘High net worth’ (quelle con patrimoni finanziari superiori ai 500 mila euro) si assesterà a 904 miliardi di euro, in crescita di 22 miliardi di euro rispetto al 2009.

Nel 2009 invece l’incremento delle disponibilità dei Paperoni era stato di 142 miliardi, grazie alla buona performance dei mercati (53 miliardi), ma soprattutto agli 85 miliardi rientrati con lo scudo fiscale. Con i mercati in frenata (+2,5% per Pwc nel 2010) e ‘solo’ 10 miliardi di euro ‘scudati’, ”le stime PwC mostrano un 2010 più in sordina”, ha commentato Giacomo Neri, Partner di PwC e Professore di Strategia alla Cattolica.

Nel 2011 l’andamento è atteso in linea con quello del 2010 (18 miliardi, +2%) con una ricchezza complessiva che salirà a 922 miliardi. In calo la redditività e la profittabilità dell’industria del private banking: ”Nel corso del 2010 – spiega Neri – gli utili lordi diminuiscono di circa 200 milioni di euro, mentre i ricavi, grazie alle maggiori masse in gestione, rimangono sostanzialmente costanti assestandosi a 4,8 miliardi di euro”. Sostanzialmente invariati le scelte di investimento della clientela, con le obbligazioni che rappresentano ancora quasi la meta’ del portafoglio (47,9%).