Riforma degli incentivi: alle imprese il 50% delle risorse

La riforma degli incentivi per il sistema produttivo che il governo ha messo a punto per rilanciare l’economia scatterà dal primo gennaio 2012. Lo si legge nella bozza di 22 articoli della riforma che mercoledì 9 febbraio arriverà sul tavolo del consiglio dei ministri.

La riforma prevede il ricorso a ”meccanismi automatici di agevolazione, con particolare riferimento all’utilizzo di procedure di fruizione dell’aiuto mediante buoni o voucher” per le piccole e medie imprese. E’ quanto si legge nella bozza del provvedimento da cui si evince anche che alle Pmi dovrà essere destinata ”una quota di risorse non inferiore al 50% del complesso delle risorse disponibili”.

Cambiano le modalità per la deduzione di una quota dell’Irap dalle imposte dei redditi, che nel futuro sarà differenziata tenendo conto del costo del lavoro. In base alla bozza di uno dei provvedimenti all’esame del Cdm cambierà l’attuale deduzione del 10% che l’Irap consente da Irpef o Ires sulla quale pende un ricorso che tra qualche giorno sarà all’esame della Corte Costituzionale. Il governo chiede per rimodulare questa deduzione una delega che, anche con effetti retroattivi, cambierà questo ‘sconto’ tenendo conto ”del costo del personale e degli interessi passivi ed oneri assimilati alla formazione della base imponibile”.

A partire dal 2012 al fondo unico per gli incentivi confluiranno le risorse attualmente ”finalizzate al superamento degli squilibri economici e sociali che sono assegnate dal Cipe” per ”essere destinate a interventi statali di aiuto alle imprese e di sostegno del sistema produttivo”. Dalla bozza della riforma si evince anche che tali risorse sono destinate per ”l’85% alle Regioni del Mezzogiorno e per il 15% alle Regioni del Centro-Nord”.

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