Con la riforma dell’Inps, le pensioni di invalidità sono crollate del 57%

Antonio Mastrapasqua

Nei primi due mesi del 2010 le domande di pensione di invalidità sono state 150mila contro le 350mila presentate nello stesso periodo del 2009: il 57 per cento in meno.

Il risultato è un segno che la riforma che ha accentrato la gestione delle pratiche presso l’Inps e non presso le Asl sta funzionando. Parola del presidente dell’istituto di previdenza Antonio Mastrapasqua, che aggiunge che, probabilmente, c’è anche un effetto deterrenza dopo la campagna di controlli, circa 200mila, che hanno portato alla revoca del 17 per cento delle pensioni verificate.

L’Inps, secondo la riforma varata alla fine del 2009, istruisce la pratica al posto delle Asl. Non solo. Le domande possono essere presentate unicamente per via telematica attraverso i medici di famiglia o i patronati. La riforma punta anche a ridurre i tempi di erogazione della pensione di invalidità da una media di 345 giorni dalla presentazione della domanda a 120 giorni.

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