Rinascita Toyota. La Prius restituisce gli utili alla casa giapponese dopo i maxi-ritiri

Pubblicato il 11 Maggio 2010 - 10:55 OLTRE 6 MESI FA

Toyota Prius

La Toyota Motor torna a registrare utili nonostante i maxi-richiami dei mesi scorsi. L’azienda giapponese ritrova gli utili netto e operativo nell’esercizio fiscale chiuso il 31 marzo, in scia al taglio dei costi fissi. A trainare il gruppo le vendite della Prius, una delle auto più apprezzate nel paese del sol levante. Ma la società deve far fronte, allo stesso tempo, agli oneri legati al massiccio richiamo di quasi 9 milioni di vetture a livello globale per problemi di sicurezza.

Secondo una nota diffusa dall’azienda, l’utile netto consolidato, il primo in due anni, si è attestato a 209,46 miliardi di yen (1,8 miliardi di euro circa) contro la perdita di 436,94 miliardi di yen di 12 mesi fa. Il risultato operativo di gruppo è salito a 147,52 miliardi di yen (1,3 miliardi di euro circa) a fronte della perdita del passato esercizio di 461,01 miliardi di yen. I ricavi netti, invece, sono scesi del 7,7%, a 18.950 miliardi di yen.

Nonostante il ritiro di vari modelli, tra cui Yaris, Aygo e Corolla, per un difetto al pedale dell’acceleratore, è la Prius di Toyota si mantiene in vetta alla classifica delle auto più vendute in Giappone per l’undicesimo mese di fila. Superando in maniera apparentemente indenne la crisi di immagine seguita al maxi-richiamo internazionale del febbraio scorso, secondo i dati mensili pubblicati dalle associazioni nazionali di rivenditori di auto (Jada) e di minicar (Jmva), ad aprile la Prius è stata commercializzata in 26.482 esemplari. in scia ai sostanziosi incentivi statali per l’acquisto di auto eco-compatibili. Ibrida più popolare del gruppo Toyota, la terza serie era stata lanciata sul mercato domestico nel maggio dello scorso anno al prezzo di 2,05 milioni di yen (17.000 euro al cambio attuale), 280.000 yen in meno del modello precedente, in risposta alla forte concorrenza della rivale Honda nel settore delle vetture ibride.