Ripresa: sale la fiducia dei consumatori. Quella delle imprese schizza ai livelli del 2007 Ripresa: sale la fiducia dei consumatori. Quella delle imprese schizza ai livelli del 2007

Ripresa: sale la fiducia dei consumatori. Quella delle imprese schizza ai livelli del 2007

Ripresa: sale la fiducia dei consumatori. Quella delle imprese schizza ai livelli del 2007
Ripresa: sale la fiducia dei consumatori. Quella delle imprese schizza ai livelli del 2007

ROMA – Ripresa: sale la fiducia dei consumatori. Quella delle imprese schizza ai livelli del 2007. Ad agosto migliora la fiducia dei consumatori e delle imprese italiane. L’Istat rileva per l’indice del clima di fiducia delle imprese una crescita da 105,6 a 107 punti, che lo porta al livello più alto a partire da dieci anni fa, prima della crisi, a giugno 2007 (quando era 109,6). Anche l’indice dei consumatori è in aumento da 106,9 a 110,8 punti con tutte le componenti del clima in crescita.

Il clima economico e quello personale passano, rispettivamente, da 123,1 a 128,1 punti e da 101,6 a 105,6; il clima corrente sale da 106,3 a 109,3 e il clima futuro aumenta da 108,4 a 114. I giudizi e le aspettative circa la situazione economica del Paese sono in miglioramento e tornano a diminuire le aspettative sulla disoccupazione. Per quanto riguarda le opinioni sull’andamento dei prezzi al consumo, l’Istat registra un aumento sia della quota di individui che ritengono i prezzi aumentati negli ultimi 12 mesi sia di quella di coloro che si aspettano un incremento nei prossimi 12 mesi.

Complessivamente la fiducia dei consumatori tocca il massimo livello dalla fine dello scorso anno (a dicembre 2016 era sempre a 110,8 punti). Per le imprese, “si conferma andamento positivo della manifattura, in una fase di forte espansione, mentre continua ad esserci un andamento oscillatorio per gli altri settori”, spiegano dall’Istat. Nel comparto manifatturiero il clima di fiducia passa da 107,8 a 108,1 punti (il massimo a partire da dicembre 2007, quando era a 108,3) e sale nei servizi da 105,1 punti a 107 punti. Invece nelle costruzioni e nel commercio al dettaglio l’indice è in diminuzione (da 131,1 a 128,4 e da 108,8 a 105,3, rispettivamente).

Nel comparto manifatturiero aumentano le attese sulla produzione in presenza di un lieve peggioramento dei giudizi sul livello degli ordini e di una diminuzione del saldo relativo ai giudizi sulle scorte di magazzino. Nel settore delle costruzioni, sia i giudizi sugli ordini sia le aspettative sull’occupazione presso l’impresa sono in peggioramento. Nei servizi, migliorano sia le aspettative sugli ordini sia i giudizi sull’andamento degli affari; invece, i giudizi sugli ordini registrano un lieve peggioramento. Nel commercio al dettaglio, infine, si registra una diminuzione sia del saldo relativo alle vendite correnti sia di quello relativo alle aspettative sulle vendite future; le scorte di magazzino sono giudicate in accumulo rispetto al mese scorso.

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