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Roma: operai della Conus salgono per protesta sul Gazometro e iniziano sciopero della fame

di luiss_vcontursi |4 Aprile 2011 21:25

ROMA – Torna la protesta ”in alto” per difendere il proprio posto di lavoro. Dopo quella vittoriosa dell’Innse di Milano le gru hanno fatto scuola in fabbrica emulati dagli operai della Esab di Mesero, dalla Lasme di Melfi, dai dipendenti della coop dei Cantieri Navali di Pesaro e da quelli della Cim di Marcellina, vicino a Roma. C’è stata poi la volta dei tetti, dilagata soprattutto nel mondo della scuola, stavolta ad essere ”attaccato” dalla protesta è il Gazometro, uno dei simboli post-industriali della capitale, diventato noto in tutta Italia grazie al film ”Le fate ignoranti” del registra Ferzan Ozpetek che del quartiere Ostiense parecchi anni fa si innamorò e scelse lì la sua residenza.

Stamani quattro operai della Conus spa, societa’ appaltatrice della lettura dei contatori gas per conto di Italgas, gruppo Eni, sono saliti sul secondo anello del Gazometro contro ”il licenziamento di 400 persone” e hanno esposto uno striscione con su scritto: ”Caro ex collega dell’Eni io sono quello che tu domani sarai…esubero”. Nel pomeriggio dal secondo anello hanno cominciato la scalata fino al punto più alto della struttura, attrezzandosi a trascorrere li’ la notte. E hanno iniziato anche lo sciopero della fame.

”Stiamo perdendo il posto di lavoro, a giugno saremo tutti a spasso se qualcuno non interviene – ha spiegato Benni, uno dei quattro manifestanti – Abbiamo chiesto diversi incontri all’Eni ma non abbiamo risolto nulla e questa e’ l’ultima ratio”. Contemporaneamente, a poca distanza, davanti alla sede dell’ Italgas di via del Commercio, e’ corso un presidio di lavoratori che hanno esposto alcuni striscioni con scritto: ”La precarizzazione del lavoro premia le scelte vincenti per Eni’ e ‘I letturisti tutti a casa’. ”Siamo dipendenti della Conus Spa – ha spiegato il responsabile Rsu, Ivo Banella – stiamo perdendo il posto di lavoro in 400 sul territorio italiano e solo nel Lazio in 120”.

”L’Italgas sta facendo una gara al massimo ribasso e senza alcuna tutela occupazionale – ha aggiunto Tiziano Binaghi, della Cisl -. In futuro a leggere i contatori saranno precari senza alcun diritto, senza ferie e senza malattie. Lavoreranno a cottimo, mentre 400 lavoratori verranno mandati a casa”. In serata c’e’ stato un incontro tra i sindacati e il direttore del personale Italgas. ”La Snam ci ha palesato la possibilita’ – hanno detto il segretario della Filctem Cgil di Roma Valentino Vargas e il segretario generale della Femca Cisl di Roma Giuseppe Mandato – di slittare l’apertura del bando di gara per il servizio di letture del gas per trovare soluzioni con i sindacati al problema dei 400 lavoratori. Per noi questa soluzione non e’ sufficiente chiediamo le garanzie occupazionali per i lavoratori del settore. Al momento l’azienda non e’ in grado di mettere per iscritto questi impegni e senza certezze non ci sono le condizioni per far scendere i lavoratori”.

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