Rottamazione-bis delle cartelle in manovra? Seconda chance per 400mila contribuenti Rottamazione-bis delle cartelle in manovra? Seconda chance per 400mila contribuenti

Rottamazione-bis delle cartelle in manovra? Seconda chance per 400mila contribuenti

Rottamazione-bis delle cartelle in manovra? Seconda chance per 400mila contribuenti
Rottamazione-bis delle cartelle in manovra? Seconda chance per 400mila contribuenti

ROMA – Rottamazione-bis delle cartelle in manovra? Seconda chance per 400mila contribuenti. Se ne parla, i tecnici del Tesoro hanno predisposto i termini, il governo aspetta di sapere se da Bruxelles arriverà il sospirato sconto per rendere più flessibile la prossima manovra di bilancio: fatto sta che una seconda puntata della definizione agevolata, più nota come rottamazione delle cartelle ex Equitalia, si sta facendo strada tra le ipotesi di lavoro.

Soprattutto perché la rottamazione di quest’anno sta andando meglio del previsto: la rata di luglio ha registrato incassi intorno ai due miliardi, con la prospettiva di un incasso totale fissato a 7,2 miliardi da raccogliere per il 70% nel 2017 e per il restante 30% nel 2018.

Una seconda chance per circa 400mila contribuenti tagliati fuori dalla prima edizione della rottamazione per errori formali o rate non pagate prevista dall’ultima manovra.

La maggior parte dei contribuenti che hanno aderito – è circolata la cifra di 800 mila ma mancano ancora i dati ufficiali – avrebbe infatti scelto di pagare a rate i propri debiti, che si suddividono, per chi ha indicato il massimo possibile, in 3 scadenze quest’anno e 2 il prossimo.

Proprio su questo punto il governo sta riflettendo sull’opportunità di fare slittare al 2018 una delle tre rate previste quest’anno, per poter portare per intero l’extragettito sul budget 2018. Una decisione sarà presa più avanti e conti definitivi alla mano, e sempre considerando che chi ha iniziato a pagare continui a saldare regolarmente le rate.

Possibile anche che, in seconda battuta, si valuti una riapertura dei termini per chi non è riuscito a pagare la prima o unica rata. Certo, si tratterebbe di coperture ‘una tantum’ che non piacciono in Europa. Ma sarebbero comunque risorse utili per la composizione della prossima manovra.

Le risorse aggiuntive che entreranno nelle casse dello Stato potranno così essere utilizzate dall’esecutivo per finanziare qualche misura della prossima manovra, a partire dal taglio del cuneo fiscale per i giovani neoassunti.

Per avere i risultati definitivi, precisa l’Agenzia delle Entrate-Riscossione, servono però ancora i “tempi tecnici fisiologici” delle “procedure di accreditamento della prima o unica rata” di luglio, ma se confermassero le prime indiscrezioni si tratterebbe, comunque, di un successo che supererebbe di gran lunga il gettito atteso dalla definizione agevolata, fissata in totale a 7,2 miliardi da raccogliere per il 70% nel 2017 e per il restante 30% nel 2018.

 

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