Ryanair: Riggio (Enac), “rischia cause legali”

«Noi ci siamo limitati a ricordare che questa legge è in vigore in Italia e che qualsiasi operatore europeo presente nel Paese doveva conoscerla prima di modificare i suoi prospetti informativi». Così Vito Riggio, presidente Enac, spiega a CNRmedia.com la posizione dell’ente nazionale per l’aviazione civile, dopo la polemica scoppiata con Ryanair, che ha annunciato la cancellazione dei voli interni dal 23 gennaio su dieci scali per motivi di sicurezza a seguito della norma che prevede di accettare documenti diversi da passaporto o carta d’identità all’imbarco.

«Il Tar per ora ha dato ragione a noi, se Ryanair vorrà impugnerà la sentenza di fronte al Consiglio di Stato – sottolinea Riggio – tuttavia mi pare che la legge sia molto chiara. Oltretutto mi sembra un pretesto, dal momento che i passeggeri senza carta d’identità e passaporto saranno uno su mille, dire che per questo uno se ne va via dall’Italia mi sembra davvero una sparata propagandistica che probabilmente nasconde altri problemi».

Secondo il presidente dell’Enac non si può dire che la legge in vigore dal 2000 non garantisca la sicurezza. «L’Italia – sottolinea ancora – in questi dieci anni è stata all’avanguardia nella lotta al terrorismo e in ogni caso, se la legge va modificata la deve modificare il Parlamento, non una compagnia aerea». Nel caso Ryanair «insistesse su questa linea dissennata, sappia che andrà incontro a cause legali perchè sia gli aeroporti che i consumatori subirebbero un grave danno: l’unica è che ci ripensi, resti in Italia e faccia lo sforzo di adeguare il suo sistema informativo al sistema di sicurezza italiano».

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