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Saab si salva, accordo Gm-Spyker

di luiss_smorgana |27 Gennaio 2010 0:50

General Motors e Spyker hanno raggiunto un accordo dal valore complessivo di 400 milioni di dollari che garantisce al marchio svedese Saab la sopravvivenza.

La casa olandese pagherà a Gm per Saab 74 milioni di dollari in contanti oltre a 326 milioni di dollari di azioni privilegiate della società che emergerà dall’accordo. Per ristrutturare Saab, Spyker si dovrebbe avvalere di un potenziale prestito della Banca Europea per gli Investimenti da 400 milioni di euro, garantito da Stoccolma.

«È una grande notizia per i dipendenti di Saab, per i concessionari e i fornitori, oltre che i milioni di consumatori e fan Saab nel mondo», commenta John Smith, vice presidente di Gm per le alleanze. «È una grande notizia anche per Gm stessa. Noi, Spyker e il governo svedese abbiamo lavorato duramente per raggiungere un accordo che garantisca il futuro di questo unico e iconico marchio. Siamo molto soddisfatti del risultato positivo» delle trattative, aggiunge Smith.

«Durante le negoziazioni Gm ha sempre sperato di trovare una soluzione che avrebbe evitato la chiusura di Saab. Nell’ultimo anno abbiamo lavorato con più parti e sono soddisfatto del risultato ottenuto, che tutela l’occupazione in Svezia e in altre aree. Gm continuerà a sostenere Saab e Spyker», afferma invece il numero uno di Opel, Nick Reilly.

Per Spyker «la priorità» è restituire l’indipendenza a Saab dopo 20 anni trascorsi nell’orbita di General Motors: il marchio svedese – spiega l’amministratore delegato della casa olandese, Victor Muller – deve «imparare a camminare sulle sue gambe»

La Svezia, infatti, garantirà 4 miliardi di corone per Saab e non vede alcun ostacolo al fatto che la Bei approvi il finanziamento. . In base all’accordo raggiunto nascerà una nuova società chiamata Saab Spyker ma – mette in evidenza Muller – i due marchi resteranno distinti. Il futuro di Saab sotto il controllo di Spyker non sarà facile, secondo l’amministratore delegato di Fiat e Chrysler, Sergio Marchionne. «Mi piace il marchio Saab. Penso sia difficile essere un player di nicchia ed essere allo stesso tempo redditizio. I player marginali continueranno a essere marginali. Non si può costruire sulle speranze e sui sogni», spiega Marchionne, a Stoccolma per partecipare a un convegno organizzato dalla famiglia Wallenberg, tenutosi in un albergo della capitale. Marchionne osserva come Saab gli sarebbe piaciuta, ma solo se fosse stata un’opzione nel pacchetto di Opel. La divisione europea di Gm si prepara intanto a ristrutturarsi: il piano di riorganizzazione è pronto – spiega Reilly – e nelle prossime due o tre settimane dovrebbe esserci un accordo con i sindacati. Proprio i lavoratori intanto sono sul piede di guerra per la chiusura dell’impianto di Anversa, lasciando intravedere la possibilità di uno sciopero contro lo stop dello stabilimento belga, che impiega 2.600 dipendenti. «Non ci saranno – mette in evidenza il segretario generale della Federazione europea dei metalmeccanici, Peter Scherrer – nè sacrifici nè concessioni da parte dei sindacati e dei lavoratori degli altri impianti se la decisione di chiudere Anversa non sarà ritirata»

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