Tutti sanno cosa sia l’IMU e quanto questa tassa sia fastidiosa, non tutti, però, sanno come risparmiare fino al 50%.
In un contesto economico sempre più complicato, con famiglie che faticano a far quadrare i conti e imprese che lottano per restare a galla, il tema delle tasse è uno dei più sentiti e discussi. L’Italia è da tempo in bilico tra l’aspirazione a una crescita sostenibile e il peso di un sistema fiscale percepito spesso come oppressivo.
Spesso in TV, soprattutto in tempo di manovra di bilancio, si sente parlare di come si cerchi di alleggerire la presione fiscale per aumentare la crescita. Le due cose sembrerebbero, quindi, andare a braccetto ed essere inversamente proporzionali.
L’IMU, l’Imposta Municipale Unica, è uno degli argomenti che più fanno discutere, simbolo di quella pressione fiscale che molti ritengono eccessiva. La crisi economica che ha colpito le famiglie italiane negli ultimi anni ha lasciato segni profondi. Bollette in aumento, carrelli della spesa sempre più costosi, e un carico fiscale che non sembra mai alleggerirsi. In questo scenario, ogni tassa diventa una fonte di ansia e preoccupazione, specialmente quando si parla di quelle legate alla casa, che rappresenta per gli italiani non solo un bene materiale, ma anche un simbolo di stabilità e sicurezza.
IMU al 50% ecco come è possibile
L’IMU, introdotta per la prima volta nel 2012, è una delle imposte che più hanno impattato sulle tasche dei cittadini. Nata per sostituire precedenti tributi locali, questa imposta colpisce i proprietari di immobili, ma con regole e criteri che non sempre sono chiari a tutti. La tassa si applica sugli immobili diversi dalla prima casa. Se la tua abitazione principale è classificata come tale e non rientra nelle categorie di lusso come ville, castelli o abitazioni signorili, sei esonerato dal pagamento.
Chi possiede seconde case, terreni edificabili o immobili a uso commerciale, deve fare i conti con questa tassa. L’importo dell’IMU è calcolato sulla base della rendita catastale dell’immobile, un valore che viene rivalutato e moltiplicato per un’aliquota decisa dai comuni, entro i limiti fissati dalla legge statale. Questo significa che l’importo può variare da città a città, rendendo la situazione ancora più complessa per chi possiede immobili in diverse zone d’Italia.
Il pagamento dell’IMU avviene in due rate: la prima, l’acconto, si paga entro il 16 giugno, mentre la seconda, il saldo, è prevista per il 16 dicembre. È possibile pagare l’intero importo in un’unica soluzione, ma solo entro la scadenza di giugno. I metodi di pagamento sono diversi. Si può usare il modello F24, disponibile in banca o presso gli uffici postali, oppure effettuare il versamento tramite bollettino postale. Negli ultimi anni, con la digitalizzazione crescente, è stato introdotto anche il pagamento online, un’opzione che, sebbene comoda, non sempre risulta intuitiva per tutti, specialmente per le fasce di popolazione meno abituate alla tecnologia.
Non tutti sanno che, però, esiste la possibilità di pagare solo metà dell’importo IMU. L’agevolazione del 50% è prevista, infatti, per le abitazioni date in comodato tra parenti stretti, ovvero tra genitori e figli (o viceversa). Il contratto di comodato d’uso, però, andrà, ovviamente registrato e, soprattutto, chi riceve l’appartamento in comodato d’uso deve risiederci facendone la propria abitazione principale.