Saldi, vendite a +3%. Federmoda: “Crescita inaspettata”

Saldi, vendite a +3%. Federmoda: "Crescita inaspettata"
Saldi, vendite a +3%. Federmoda: “Crescita inaspettata”

ROMA, 11 GEN -”Non mi sembra vero dopo anni di crollo”. Il commento del presidente di Federmoda Italia Renato Borghi la dice lunga sul clima di ‘leggera euforia’ che pervade i commercianti al dettaglio alla lettura dei dati della prima analisi ufficiale dei saldi, a una settimana esatta dalla partenza delle vendite scontate. Un primo, inaspettato quasi +3% che fa ben sperare nel ‘miracolo’ dell’inversione di tendenza.

In aumento anche lo scontrino medio battuto in cassa, dai 102 euro dell’anno scorso ai 113 euro di quest’anno. Dopo anni di cordoni stretti insomma, sembra che le famiglie italiane in questo inizio 2014 abbiamo deciso di aprire un po ‘ la borsa. ”E’ ancora troppo presto per tirare le somme – frena Borghi – ma a giudicare dall’esito positivo dei numerosi questionari che stiamo raccogliendo, non mi pare vero di commentare finalmente una buona notizia. Da molti mesi, addirittura da qualche anno, il dettaglio moda (tra i settori maggiormente penalizzati dalla debolezza dei consumi e dalle poche risorse disponibili per le famiglie) non vede il segno più davanti, neppure con i saldi”.

Il monitoraggio di Federazione Moda Italia sul campione rappresentativo di imprese associate (a livello territoriale, dimensionale e anche di collocazione urbanistica, dettaglio che fa la differenza) registra un incremento medio delle vendite del 2,71% rispetto allo stesso periodo dei saldi invernali 2013. Il 48,6% delle aziende che hanno risposto al questionario dell’associazione di categoria associata alla Confcommercio ha riscontrato un incremento degli incassi, anche se un altro 32,3% ha avuto invece un peggioramento rispetto allo stesso periodo 2013. Il 19,1% ha poi riscontrato una stabilità di vendite: ”quindi il 67,7% ha registrato nel primo weekend lungo di saldi un incremento o stabilità”.

Il dato di Federmoda è meno positivo rispetto a quello registrato dalla Fismo-Confesercenti (+10%) nei giorni scorsi, anche se all’associazione di categoria di Confesercenti pur comunicando un buona partenza delle vendite scontate, risulta una spesa media pro capite di inferiore, tra 80-100 euro. A far sperare Borghi e colleghi nella tanta agognata inversione di rotta dei consumi, è anche l’incremento a inizio gennaio di 7 punti percentuali della fiducia degli italiani rispetto a dicembre, rilevato da AstraRicerche.

”Certo – annota il presidente di Federmoda Italia – con il 41% degli italiani che a gennaio continua ad essere sfiduciato e con un reddito disponibile reale tornato ai livelli del 1986, è difficile intravedere segnali troppo positivi. Proprio per questo però – conclude – sembra almeno che questi saldi dimostrino di essere una buona risposta alle necessità delle famiglie italiane e dei numerosi turisti stranieri amanti del buon gusto e del made in Italy”.

 

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